Iniziamo una serie di cinque post intitolati “Il Segreto per conquistare la nuova generazione”
Si possono anche avere riunioni di culto formali, a patto di non mostrare formalismo. Si possono avere riunioni di culto più spontanee, a patto di non affrontare la fede in modo superficiale. I servizi di culto possono avere impostazioni diverse; ma i giovani vogliono vedere passione.
Vogliono vederci seriamente coinvolti nella chiesa e nel seguire Cristo. Faremmo bene a porre attenzione su Romani 12, laddove leggiamo: “L’amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene. Quanto all’amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all’onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente. Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore” (vv. 9-11).
Se la temperatura spirituale delle nostre chiese non fosse tiepida, ci sarebbero meno probabilità di perdere i giovani, e più possibilità di conquistarne altri. La gente ha bisogno di vedere che Dio è una “realtà consumante” nella nostra vita. La nostra sincerità e serietà nelle cose spirituali è dieci volte più importante dello stile che usiamo per esprimere sincerità e serietà.
Tratto dal primo capitolo di “Non chiamatelo regresso” edito da ADI-Media
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