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Gestire le età diverse nella riunione dei giovani

 

In molte delle nostre chiese, in questi mesi, è ricominciata la “riunione dei giovani”, ovvero un incontro specifico con la Bibbia e con la preghiera per i più giovani. Spesso, però, all’interno di queste riunioni ci sono giovani di età molto diverse tra loro.

 

Con questo articolo, vogliamo provare a dare dei suggerimenti pratici ed esempi reali sulla buona e corretta gestione delle fasce d’età all’interno della riunione dei giovani.

 

Queste riflessioni nascono a valle di un confronto tra molti responsabili dei giovani provenienti da tutta Italia al Raduno Nazionale dei Monitori delle Scuole Domenicali e dei Responsabili dei Giovani, organizzato con la collaborazione del progetto Svolta delle Assemblee di Dio in Italia.

 

Dall’analisi delle varie esperienze è emerso che nelle nostre chiese, specialmente in quelle più grandi, la partecipazione alla riunione è costituita da una fascia d’età molto ampia: si parte dai 15 anni fino ad arrivare anche, in alcuni casi, ai 40. Oltre all’età, cambia anche la tipologia di frequentatori: si va dal single alle giovani coppie sposate.

 

In questo contesto si presentano due sostanziali difficoltà comuni:

  • distanza fra gli argomenti da trattare differenti per tipologia;
  • diversità di linguaggio da adottare.

 

Spesso, inoltre, è difficile per un ragazzo adolescente aprirsi completamente se alla riunione partecipa anche un adulto, che, in alcuni casi, è il proprio genitore.

 

Strumento prezioso

 

La riunione dei giovani è uno strumento prezioso che Dio usa per formare dal punto di vista morale e spirituale e che può essere di buona preparazione al servizio cristiano. È un incontro più informale, dove i ragazzi possono esprimere liberamente la loro opinione e le loro riflessioni e porre domande in merito al tema proposto durante lo svolgimento dello studio.

 

Tuttavia, ogni tappa del percorso umano necessita di una cura adatta.

 

I preadolescenti non sono né bambini né giovani e gli adolescenti non sono degli adulti. Perciò, il metodo espositivo per trattare un determinato argomento non può essere lo stesso per tutti.

 

Dobbiamo essere sensibili a ciascuna tappa e riconoscere ciò che Dio ha stabilito per la maturazione sana di ciascun individuo mentre la attraversa. Non è facile, però, dividere e selezionare le giuste fasce di età.

 

A tal proposito, può essere utile condividere un’esperienza che ha dato risultati positivi, sperando che possa essere di aiuto a chi si trova a dover gestire una riunione dei giovani composta da diverse fasce di età.

 

In una delle nostre comunità si è deciso di avere un momento comune di preghiera iniziale e suddividere in due fasce il gruppo: gli under 25 e gli over 25. In questo modo, le attività e le tematiche trattate erano suddivise per età concentrandosi molto sulla salvezza, sul fidanzamento e sulle basi dottrinali nel primo e su argomenti quali la famiglia e approfondimenti dottrinali nel secondo. Saltuariamente, il gruppo di credenti over 25 si è impegnato ad andare nelle piccole missioni nei dintorni, diventando, in tal modo, un prezioso incoraggiamento per i credenti locali.

 

Questa soluzione ha permesso di evitare due pericolosi rischi: quello della timidezza e dell’isolamento per i più piccoli, che non riescono ad aprirsi, e quello della monotonia e del senso di inadeguatezza per i più grandi, che si ritrovano a confrontarsi con temi visti e rivisti e con mentalità lontane dalla propria.

 

In conclusione, ecco la breve testimonianza di un giovane pastore:

Nella mia prima esperienza da responsabile dei giovani di due chiese grandi, per la mia inesperienza, avevo fuso i due gruppi. L’imbarazzo e la difficoltà nella comunicazione erano enormi. Beh, nel giro di pochi mesi avevo perso le giovani coppie e gli over 25. Abbiamo avuto ottimi risultati tra gli adolescenti, ma ho perso per strada gli altri. Da allora, ho sempre consigliato di creare due gruppi di due fasce di età. Credo, inoltre, che l’idea avuta da una chiesa del Nord Italia di avere un momento in cui le due riunioni si sovrappongono e i giovani si incontrano con gli adolescenti anche soltanto per prendere un tè insieme possa essere un’ottima soluzione anche per le altre chiese numerose.

 

È complicato soddisfare il bisogno di tutti, per questo è importante pregare affinché il Signore ci possa guidare a cercare, per ogni diverso contesto, una soluzione ottimale per l’edificazione di tutti.

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