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Sessualità: un dono di Dio

 

Per lungo tempo si è pensato che Bibbia e sesso fossero due realtà in antitesi, che la Bibbia condannasse il sesso come qualcosa di peccaminoso sempre e comunque. Ma non è così, anzi …

 

Due princìpi biblici

 

Primo principio: quando “Dio creò…” si intende proprio tutto, quindi dobbiamo dedurne che anche il sesso è stato creato da Dio, e fu Dio stesso a dare le indicazioni all’uomo e alla donna per vivere la sessualità. Ci potremmo anche stupire di più scoprendo che il sesso fa la sua comparsa nella storia dell’umanità prima del peccato, in un tempo in cui Dio, guardando il creato pensò “che tutto era molto buono” (Genesi 1:31).

 

Secondo principio: nulla è buono o cattivo di per sé, tutto dipende dall’uso che facciamo. Anche le migliori invenzioni possono essere usate per il bene o per il male; ci basti pensare ad un coltello che può essere usato per tagliare oppure per uccidere. Dio ha creato il sesso come qualcosa di buono e piacevole ma alcuni uomini ne hanno fatto un uso diverso da come Dio lo ha pensato, questo è quello che possiamo definire uso “peccaminoso” (cioè fuori dalla volontà di Dio) del sesso.

 

Vi è mai capitato da piccoli di provare a inventare nuove regole di un gioco di società per rendere il gioco più interessante e meno banale? Ecco, tutti in quella circostanza avremo sperimentato che in questo modo il gioco non funziona sempre bene, anzi a volte non funziona proprio e allora dobbiamo tornare “alla versione originale”.

 

La stessa cosa è successa al sesso, molti ne hanno modificato le caratteristiche e le regole rispetto al progetto originale di Dio, suo creatore, e molti si sono poi infine dovuti accorgere che qualcosa non funziona più. Vediamo allora di riscoprire il sesso così come Dio lo ha progettato per noi.

 

Un dono per chi si è unito per sempre

 

La Bibbia è chiara in più punti nel definire il sesso come un privilegio della coppia sposata, tanto che in numerosi versetti il sesso fuori dal matrimonio viene chiaramente indicato come peccato.

 

Solo la coppia di sposi infatti può donare tutto il proprio essere uno all’altra con completa sincerità, avendo preso davanti a Dio nel matrimonio un impegno indissolubile, e ricreando nell’atto sessuale la completa unione fisica, emotiva, relazionale e spirituale che deve regnare in ogni aspetto del matrimonio.

 

La bellezza del sesso matrimoniale sta nell’unicità senza paragoni di questo atto d’amore, improntato al dare più che al ricevere, con tutto il tempo che si vuole dedicare a una bella scoperta reciproca, fuori da ogni necessità di “performance”.

 

Nel sesso uomo e donna sono alla pari, l’uno appartiene all’altra, e Dio non chiede che essi si privino sessualmente uno dell’altra se non in circostanze particolari e di comune accordo (1 Corinzi 7:4, 5), altrimenti gli sposi devono godere della sessualità perché è un loro diritto per creare unione, appagamento, soddisfazione (Cantico dei Cantici 6:3), e per rendere testimonianza del loro amore con la nascita dei figli (Salmo 127:3).

 

Il piacere è buono, ma non è la priorità

 

Il piacere è la parte del sesso che è stata sempre più colpevolizzata. Anche in questo caso dobbiamo sapere che Dio ha voluto inserire nel creato una possibilità per l’uomo di trarne piacere attraverso i sensi: pensiamo alla bellezza di un paesaggio che osserviamo, al piacere nel gustare alcuni cibi e bevande, al piacere del calore di un abbraccio o anche al piacere dell’esperienza sessuale.

 

Dio non condanna il piacere, ma anzi ci fa un dono dandoci la possibilità di sperimentare il piacere in diversi modi. In generale le esperienze che ci fanno piacere sono le esperienze che più desideriamo ripetere, e se Dio ha reso il sesso piacevole è perché desidera che ripetiamo questa esperienza e ne traiamo gratificazione individuale, di coppia e anche sociale quando mettiamo al mondo dei figli.

 

L’unico limite per questo è che il piacere non diventi mai la nostra priorità assoluta, un idolo. Anche in ambito sessuale, come in altri, il piacere è lecito ma non deve prendere il sopravvento sui nostri pensieri o sulle nostre azioni (1 Corinzi 6:12).

 

Il sesso è un’esperienza potente che Dio ci concede di provare: può tanto essere una gioia per la coppia di sposi, quanto può essere fonte di problemi per la vita delle persone single o sposate che siano, se non vivono il sesso così come Dio lo ha progettato.

 

Le tristi conseguenze che possono derivare da una sessualità non sottomessa alla volontà di Dio, quali sofferenza, delusioni, litigi, divorzi, insicurezza ancor prima di gravidanze indesiderate o malattie, non sono punizioni che Dio ci manda, ma ovvie conseguenze del peccato: ogni peccato ci conduce lontano dalla benedizione di Dio. (Proverbi 6:26-29)

 

Ricordiamoci invece che quando cerchiamo di seguire l’indirizzo di Dio e ubbidiamo ai suoi comandamenti incontreremo ogni benedizione sul nostro cammino e otterremo una gioia completa, che vale più di ogni singolo attimo di piacere.

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