Si calcola che circa 2 miliardi di persone nel mondo vivano attualmente in aree interessate da conflitti armati. Probabilmente noi non ci troviamo tra queste e la guerra sembra troppo lontana per riguardarci, eppure come cristiani dovremmo essere consapevoli del fatto che, in quanto tali, siamo coinvolti in un conflitto spirituale, altrettanto reale, che oltre a determinare il destino della nostra anima, condiziona la qualità della nostra vita quotidiana.
In questo articolo cercheremo di capire come affrontare vittoriosamente le battaglie spirituali.
“Il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti” (Efesini 6:12).
L’apostolo Paolo descrive così questa guerra spirituale, che a ben vedere è uno dei temi centrali della Bibbia (Cos’è la Bibbia?). Infatti, da Genesi 3 fino ad Apocalisse 20, si parla dello scontro tra il regno di Dio, di cui Gesù è il Re, e il regno delle tenebre fondato da Satana, angelo di nome Lucifero, che in principio Dio cacciò dal cielo insieme ad altri angeli ribelli a causa della sua superbia e perversione (Isaia 14:12-14; Ezechiele 28:12-17; Apocalisse 5:11). Dopo che Satana ebbe provocato la caduta dell’uomo, e di conseguenza l’ingresso del peccato nel mondo, Dio condannò l’intero regno delle tenebre alla distruzione eterna nello stagno di fuoco (Genesi 3:15; Ebrei 2:14-15; Apocalisse 12:4-9; 20:10).
Questo significa che specialmente dal momento in cui, per mezzo di Gesù Cristo, diventiamo figli di Dio, Satana diventa anche il nostro avversario (1 Pietro 5:8) e comincia a farci guerra per distoglierci dallo scopo per cui siamo stati creati: avere comunione eterna con Dio. Il suo unico obiettivo è quello di rubare, uccidere, distruggere le anime (Giovanni 10:10). In sostanza, cerca di allontanarci il più possibile dalla realizzazione della vita abbondante ed eterna promessa da Dio per trascinarci con lui all’inferno (Cos’è l’inferno).
Nonostante sia un nemico già vinto, nel tempo che gli rimane prima della sconfitta definitiva alla fine dei tempi, si aggira in questo mondo “come un leone ruggente cercando chi possa divorare” (1 Pietro 5:8).
La Bibbia mette a disposizione tutte le armi per “stare saldi contro le insidie del diavolo” (Efesini 6:11), ci spiega come resistergli così che fugga da noi (Giacomo 4:7). Vediamo quali:
Prima di ogni mossa, per prepararci adeguatamente, è importante capire chi stiamo affrontando, conoscere i suoi limiti e le sue strategie. Anche perché non è facile riconoscere il nemico visto che è maestro di mimetizzazione spirituale: “anche Satana si traveste da angelo di luce” (2 Corinzi 11:14).
Limiti
Molti pensano che Satana sia la controparte di Dio, cioè una forza pari e opposta a Lui, ma non è assolutamente così perché le forze combinate di tutto il regno delle tenebre non saranno mai per nulla pari all’Eterno e unico Io Sono: Padre, Figlio e Spirito Santo (Isaia 46:9; 1 Giovanni 4:4). Satana, come i suoi angeli caduti, è una creatura e come tale è limitato:
Strategie
La Bibbia chiama le armi nemiche dardi infuocati (Efesini 6:16) riconducibili sostanzialmente a tre tipi:
Questi tre tipi di dardi infuocati vengono lanciati con il preciso obiettivo di creare un incendio: ispirare e promuovere il peccato (Cos’è il peccato). La prima volta che commettiamo un peccato diamo al nemico un appiglio nella nostra vita. Se questo viene ripetuto senza cenno di pentimento, il nemico guadagna un appoggio e inizia a stringere una morsa. Il peccato inizia a controllarci e ne diventiamo schiavi (Giovanni 8:34; 1 Giovanni 3:8; 5:18).
Per questo, per non interferire con la capacità di resistere al nemico e rimanere intrappolati, è fondamentale confessare il peccato e ravvedersi, in altre parole, chiudere ogni porta da cui potrebbe entrare il nemico (Giacomo 4:8). Ricordiamo che non si può pensare di concedere opportunità al nemico e nello stesso tempo farlo fuggire da noi![1]
Abbiamo già considerato alcune di queste (sottomettere la mente a Cristo, ricordare la nostra identità in Lui, chiudere le porte al peccato), ma in Efesini 6:10-18 troviamo la descrizione dettagliata di un’armatura completa come simbolo di tutte le risorse che il cristiano ha a disposizione per contrastare il nemico. Cristo, il Vincitore, è la difesa del credente quindi tutte le parti dell’armatura ci parlano di Lui:
La cintura della verità, circonda il cristiano proteggendolo da tutte le bugie che il nemico usa per sminuire la Persona e l’Opera di Gesù.
La corazza della giustizia, copre gli organi vitali indicando la totale efficacia dell’opera di Cristo che ha adempiuto la Legge e pagato per noi la condanna.
I calzari del vangelo della pace, rendono stabile il credente nella pace con Dio per mezzo di Cristo e lo conducono nell’annunciare la buona notizia agli altri.
Lo scudo della fede, ripara il credente con la fiducia nella sovranità e onnipotenza di Dio permettendogli di respingere gli attacchi trasversali del nemico.
L’elmo della salvezza, protegge la mente del credente da ogni possibile insinuazione nemica con la certezza di appartenere a Cristo.
La spada dello Spirito indica la Parola di Dio, unica arma sia difensiva che offensiva, che il credente può impugnare per difendersi dalla menzogna e avere autorità per neutralizzare il nemico. Ricordiamo che Gesù stesso quando viene tentato da Satana (Matteo 4:1-11) usa la Parola di Dio per rispondere alle sue insinuazioni e allontanarlo (Matteo 4:4,7,10).
Infine Paolo indica la preghiera come lo strumento che ci aiuta a indossare ogni componente, in ogni tempo (Efesini 6:18). Solo la costante comunione con Dio rende efficace e resistente tutto il nostro armamento.
In questa guerra spirituale non si può rimanere neutrali. Come abbiamo visto, ogni figlio di Dio è chiamato a combattere il buon combattimento della fede (1 Timoteo 6:12) e può vincere le battaglie solo rivendicando la vittoria già conquistata da Cristo.
Come cristiani dobbiamo sapere che non lottiamo per ottenere la vittoria, noi lottiamo con la vittoria. Quando veniamo attaccati ricordiamo a noi stessi che il nemico è stato già sconfitto quando Gesù Cristo, il Figlio di Dio, sulla croce ha detto “È compiuto!” (Giovanni 19:30; 12:27-32) e con la Sua risurrezione ha trionfato per sempre sull’intero regno delle tenebre (1 Giovanni 3:8; Ebrei 2:14,15); e che nessuno potrà mai separarci da Lui (Romani 8:39).
La Sua vittoria è anche la nostra vittoria!
Giovanna Borzillo
[1] Tratto da Conosci il tuo nemico, Il combattimento spirituale del credente e la sua vittoria in Cristo di Bob Bevington.
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