Sessualità

Come il Vangelo ci fa riscoprire il sesso

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Il Vangelo di Cristo ci incoraggia a trarre gioia dalla vita sessuale, se intesa correttamente.

 

Il Vangelo cui mi riferisco è la buona notizia secondo cui il Figlio di Dio morì per i peccatori, prendendo su di Sé la punizione che gli uomini meritavano. Il Redentore, in seguito, risuscitò dai morti, offrendo vita eterna a tutti coloro che si pentono dei propri peccati confidando solamente in Lui. Il Vangelo offre a tutti, sposati o meno, gioia presente e benedizioni future ben oltre le nostre più rosee aspettative.

 

Piacevole significa peccaminoso?

 

Ma per chi è sposato, il Vangelo offre la prospettiva di fare l’amore in modo sacro. Questo potrebbe stupirvi. La radice di molte devianze sessuali deriva dal fatto di mettere continuamente in dubbio che il sesso tra marito e moglie sia puro e gradito agli occhi di Dio. In qualche modo questa devianza è simile a ciò che qualcuno potrebbe dire di una fetta di torta al cioccolato: “È così buona, farà sicuramente male alla salute”.

 

Vi rendete conto di quanto sia perversa questa affermazione? Eppure, quasi a livello inconscio, serpeggia l’idea che le cose buone sono in qualche modo peccaminose. L’apostolo Paolo ci mette in guardia contro questa mentalità:

 

“Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demoni, sviati dall’ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza. Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino con rendimento di grazie. Infatti tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie; perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera”
(I Timoteo 4:1-5)

 

Se crediamo che sia sbagliato godere delle cose che Dio ha creato come il sesso nell’ambito del matrimonio, allora crediamo a una bugia del diavolo. Tutte le cose devono essere ricevute con ringraziamento quali doni benevoli del Padre Celeste che ci ama. Per quanto il mondo possa aver abusato di molti dei doni di Dio, e possa averli pervertiti e corrotti, per i cristiani tali doni sono purificati e resi nuovamente santi dalla verità della Parola e dalla potenza della preghiera elevata con fede.

 

Un fuoco scoppiettante

 

L’apostolo Paolo, in I Timoteo 6:17, afferma che l’opposto del materialismo non va individuato in un ascetismo astratto, ma nella speranza riposta “… in Dio, che ci fornisce abbondantemente di ogni cosa perché ne godiamo”.

 

L’amore fisico nel matrimonio è come il fuoco di un caminetto. Se le fiamme divampano oltre la struttura del caminetto e incendia altre parti della casa, possono distruggerla completamente, uccidere la vostra famiglia, e porre fine alla vostra vita. Allo stesso modo, il sesso al di fuori dei limiti stabiliti da Dio distrugge e uccide. Ciò che il mondo considera una legittima libertà sessuale in realtà equivale a una morte spirituale. “Ma chi commette un adulterio è privo di senno; chi fa questo vuol rovinare sé stesso” (Proverbi 6:32).

 

Ma noi non vogliamo vivere in preda alla paura, al punto da non poter mai più godere delle fiamme scoppiettanti di un caminetto. Un cuore acceso è caldo e meraviglioso. Allo stesso modo, il sesso nell’ambito del matrimonio rappresenta un modo caldo e meraviglioso di stare vicino alla persona amata.

 

Come la riforma ha “liberato” il sesso

 

Il cristianesimo non proibisce né disapprova il sesso. Il sesso non è stato scoperto dagli archeologi negli anni Sessanta dopo essere rimasto rinchiuso per secoli sotto le fondamenta di una chiesa. Una sessualità vivace fa parte del nostro retaggio. È vero che nella chiesa cattolica del Medioevo si disapprovava il sesso, esaltando l’astinenza anche nel matrimonio.

 

A dire il vero, il matrimonio era di solito visto come una mera concessione alla debolezza umana. La chiesa proibì il sesso la domenica e in occasione di specifiche festività religiose, il che, basandosi sul fitto calendario medievale, rendeva peccaminoso il sesso con il proprio coniuge per più di tre quarti dell’anno. Ironia della sorte, questo portò all’esaltazione del sesso e alla grande diffusione di storie d’amore in contesti di adulterio.

 

La Riforma Protestante del sedicesimo secolo ricondusse i credenti a una rinnovata prospettiva biblica riguardo al sesso quale dono di Dio all’interno del matrimonio.

 

Anche i Puritani (nonostante le rappresentazioni che se ne fanno) sottolinearono l’importanza di una felice vita sessuale nel matrimonio. Ancor più di questo, celebrarono l’amore romantico. Leland Ryken scrive:

Durante il Medioevo, la poesia (amorosa) e le storie d’amore hanno celebrato l’amore romantico e le relazioni extra coniugali. Verso la fine del sedicesimo secolo, l’ideale dell’amore coniugale romantico ha iniziato a occupare il posto dell’ideale di amor cortese adultero del Medioevo come tipico tema della letteratura più in voga. Lo scrittore evangelico C. S. Lewis ha segnalato che: “La trasformazione dell’amor cortese in amore romantico e monogamo fu … per gran parte apporto dei poeti inglesi e anche Puritani”. Qualcun altro ripete che: “I Puritani fecero ciò che gli amanti cortesi non osarono mai fare; facendo coincidere l’amore romantico con l’amore coniugale, crearono la nuova istituzione sociale del matrimonio non combinato.

 

Il vero sesso è quello secondo chi l’ha creato

 

Il commentatore della Bibbia, Matthew Henry, affermò di essere “… sempre inebriato dall’amore di una moglie fedele e virtuosa”. Nella concezione biblica, passione e purezza vanno di pari passo. Il sesso diventa la splendida e nobile corona di un matrimonio secondo la volontà di Dio.

 

Ma in che modo il fiume della sessualità umana, avvelenato dalla nostra caduta, inquinato e spesso disgustoso, diventa un ruscello di acque fresche attraverso il Vangelo di Cristo? Il Vangelo non segna unicamente il nostro ingresso nella vita cristiana e non rappresenta un biglietto per il Paradiso. Dev’essere il centro della nostra intera vita cristiana.

 

Il sesso fa parte dell’ordine creato, sostenuto dalla Sua grazia comune. Da quando l’ordine creato è decaduto, comunque, il peccato ci ha profondamente feriti nell’ambito della sessualità, diventando parte integrante della depravazione in cui siamo sprofondati. Ma lodiamo Dio per il Vangelo, perché attraverso di esso, la grazia guarisce la natura decaduta. Il Vangelo ci insegna a ricevere il dono del sesso all’interno del matrimonio come un regalo di Dio per tutti noi, del quale dobbiamo usufruire per il nostro bene e in vista della Sua gloria.

 

Questo post è tratto dal libro “Amici e Amanti

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