I Social sono più che semplici media … non chiamateli “mondi virtuali” perché le loro implicazioni sono reali!
facebook, Instagram, Twitter e gli altri Social Network sono ormai parte della nostra vita quotidiana e, insieme agli smartphone, in pochi anni hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare, informarci, pensare e relazionarci con gli altri.
Le due piattaforme che al momento coinvolgono il maggior numero di utenti in Italia sono Facebook (più di 30 milioni di utenti) e Whatsapp (22 milioni, di proprietà di Facebook) … con Instagram (14 milioni, sempre di proprietà di Facebook) che sta crescendo in modo esponenziale soprattutto nelle fasce più giovani.
Come credenti, davanti a questi fenomeni, siamo chiamati ad “esaminare ogni cosa e ritenere il bene, astenendoci da ogni specie di male” (I Tess. 5:21) e capire “cos’è lecito, cos’è utile e cosa edifica” (1 Corinzi 10:23). Quindi, non dobbiamo da un lato buttarci a capofitto senza riflettere, né, dall’altro, avere un atteggiamento chiuso a prescindere. Come con la stampa, la radio e la tv … Anche in questi “mondi digitali” la nostra comunicazione può e deve distinguersi:
“Comportatevi con saggezza verso quelli di fuori, ricuperando il tempo. Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno”.
Colossesi 4:5, 6
In appena 174 caratteri l’apostolo Paolo, ispirato dallo Spirito Santo, ci dà delle linee guida senza tempo. C’è la saggezza, c’è l’uso del tempo, la grazia, il “sale” … Basterebbe ricordarsi a memoria questo versetto (e gli altri appena citati) prima di “postare” qualcosa sui social per evitare tanti problemi che esamineremo, e in cui spesso cadono anche i più “navigati”.
Se una cosa dev’essere chiara è che non è obbligatorio stare sui social, ma se ci stiamo dobbiamo farlo in maniera utile ed edificante, altrimenti è meglio chiudere il nostro account.
In questo breve “laboratorio” vorrei concentrarmi su dei concetti che riguardano il nostro approccio con i social, indicando nel frattempo degli strumenti da utilizzare e delle guide/risorse da consultare.
Proteggere i più piccoli
Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare … (Matteo 18:6)
Il web ha un impressionante impatto cognitivo sui bambini. Non lasciamo mai i più piccoli da soli sui social network. Nessuna iscrizione sui Social almeno prima dei 13 anni (ma più grandi e maturi sono meglio è, non abbiate paura di confrontarvi).
Mai lasciare bambini da soli davanti a YouTube senza controllo, è triste vedere spesso dei genitori che piuttosto di far stare buoni i più piccoli (anche di 2-3 anni) gli lasciano il cellulare in mano con YouTube aperto, basta un tap per finire in aree molto pericolose. Monitorare sempre l’attività dei minorenni sui social e sul web: la pedofilia, il bullismo e la pornografia sono ormai ovunque. Come sottolineato anche recentemente dall’Autorità Garante della Privacy, dobbiamo limitare al minimo la condivisione di foto di bambini e minorenni.
Strumenti utili: App Parental Control come AppLock
I gruppi possono essere molto utili per organizzarsi, coinvolgere giovani e non nelle attività della chiesa e per brevi comunicazioni, non come forum di discussione, gossip o polemica. Evitiamo di inserire contenuti che non servono, postare a orari improbabili, inviare catene di notizie/preghiere anonime, frasi lunghissime o sconnesse. Stabiliamo un amministratore del gruppo che faccia da moderatore. Facciamo attenzione ai gruppi in cui sono inclusi i più giovani (ragazzi e adolescenti).
Questo breve laboratorio non è altro che una breve introduzione ad un argomento vasto e spinoso, ma ci sono alcune risorse molto utili per ampliare l’argomento (le pubblicazioni sono di ADI-Media):
Ma, sopra ogni altra cosa, ascoltiamo attentamente lo Spirito Santo che, anche in questo campo, ci dice: “Fate tutto alla gloria di Dio” (I Corinzi 10:31)
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