Sessualità

Cristiani e sessualità: parliamone! (2 parte)

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Nel precedente articolo abbiamo visto come il sesso possa essere considerato un dono divino alle coppie che si uniscono in matrimonio. I coniugi attraverso il sesso si donano completamente l’uno all’altro. Quindi una volta che sei sposato è fatta! Niente più problemi, niente più tentazioni.

 

Sarà facile e sarà bellissimo come lo abbiamo sempre immaginato…non proprio.

 

Dobbiamo tenere in mente che la sessualità, che finalmente nel matrimonio trova la sua completa espressione di dono, come tale va preservata e custodita. Preservata da cosa?

 

Riflettiamo insieme su alcuni punti per cui il sesso nel matrimonio può essere difficile da gestire e può essere motivo di litigi e incomprensioni tra i coniugi.

 

1. Conoscetevi

 

Leggendo i passi nell’Antico Testamento “conoscersi” è il verbo spesso utilizzato quando due persone avevano rapporti sessuali ed è interessante approfondirne il significato. Quando ci si sposa inizia la conoscenza dell’altro anche dal punto di vista sessuale: non si può pretendere di imparare tutto sulla sessualità il giorno dopo il matrimonio.

 

La conoscenza avviene man mano, conoscenza di sé e dell’altro insieme. La parte iniziale del matrimonio è un periodo bellissimo e anche per questo delicato: si impara a convivere 24h su 24h e si impara a conoscersi sotto diversi aspetti.

 

Non abbiate paura di parlare con vostro marito o con vostra moglie anche della vostra sessualità: il dialogo è un ponte per conoscersi. Allo stesso modo non abbiate paura di pregare per la vostra vita sessuale.

 

Dio ha donato la sessualità all’uomo e non è un peccato volerne godere con il proprio coniuge. Non spaventatevi se all’inizio non sarà pienamente soddisfacente o non rispecchierà le vostre aspettative prematrimoniali, perché per conoscersi serve tempo e l’intesa sessuale si costruisce un passo alla volta.

 

2. Non negatevi l’uno all’altro

 

“Non privatevi l’uno dell’altro, se non di comune accordo, per un tempo, per dedicarvi alla preghiera; e poi ritornate insieme, perché Satana non vi tenti a motivo della vostra incontinenza”. (I Corinzi 7:5)

 

Ogni coppia trova il proprio equilibrio nel vivere la sessualità, ma la Bibbia stessa ci consiglia in modo perentorio di non privarci del piacere fisico del sesso nel matrimonio per un periodo troppo prolungato.

 

Il ragionamento è semplice: l’astinenza prolungata senza un reale motivo crea tentazione e la tentazione può portare al peccato.

 

3. L’amore è paziente

 

Dopo il secondo punto occorre anche considerare che ci possono essere dei momenti particolari in un matrimonio che non permettono di avere una sessualità attiva per qualche periodo. Sono periodi fisiologici e come tali vanno affrontati senza rancore verso il coniuge e senza frustrazione.

 

Facciamo un esempio per capirci meglio: la famiglia si allarga, arriva un bebè. Il post-partum è un momento delicato dal punto di vista fisico ed emotivo per una donna.
Gli equilibri della coppia si devono rimodellare e la nuova vita della famiglia prevede nuovi orari, nuovi ritmi e spesso poche energie per far fronte a tutto.

 

Siate pazienti! Siete appena diventati mamma e papà e state imparando come essere genitori insieme. In questi momenti non ci si ama di meno, anzi si impara ad amarsi in modo diverso, più profondo, anche a prescindere dalla sfera sessuale.

 

4. Flirting

 

Questa parola c’è nella Bibbia? Siete sicuri? Perché non mi sembra di averla mai letta in 20 anni di Scuola Domenicale! Evidentemente no. Eppure è un comportamento sempre più diffuso tra i giovani single ma non è questo il campo in cui lo approfondiremo. E nel matrimonio?

 

Siamo dei giovani che hanno tanti interessi e che hanno anche tante possibilità. Al lavoro ci sono i colleghi con cui passiamo più tempo che a casa. Poi c’è il corso di musica o di teatro, anche lì conosciamo tante persone diverse, come succede nelle palestre…

 

Insomma, tessiamo ogni giorno tante relazioni e in mezzo alle tante persone che incontriamo qualcuna potrà anche trovarti interessante. Non importa che tu sia impegnato e sposato nel corso della vita potrai incontrare persone che ti trovano interessante, ma la differenza sarà nel tuo comportamento!

 

Magari pensi: “Che male c’è? Mi fa un complimento, mi dà attenzioni. Mi fa piacere, solo mio marito o il mio fidanzato l’aveva fatto finora”. Ecco! Deve rimanere solo tuo marito o solo il fidanzato a farti certi complimenti.

 

La cosa più saggia da fare è non dare corda e mettere bene in chiaro le cose da subito.

 

Il flirting è un atteggiamento sbagliato, anche quando è fatto senza nessun fine. Magari non arriverai davvero a conquistare un’altra persona e a commettere adulterio con lei, ma stai distruggendo le fondamenta del tuo matrimonio, che sono rappresentate dalla fiducia e stai compromettendo la tua buona testimonianza.

 

5. La sessualità è intima

 

Il concetto di intimità è diventato uno dei più anacronistici per i millennials, così abituati ad essere presenti sui social da non sapere distinguere i confini di una vita pubblica e di una vita privata.

 

Questa confusione, a volte, si rispecchia anche nel modo in cui si decide di vivere la propria sfera sessuale. Come cristiani dobbiamo porci delle domande, dobbiamo essere attenti a non divulgare dettagli o particolari che fanno parte di qualcosa di profondamente intimo.

 

Il verso: “Sia il matrimonio tenuto in onore da tutti”, oggi può assumere anche il significato di custodire all’interno della coppia quello che solo i protagonisti della vita matrimoniale dovrebbe sapere, affinché resti un matrimonio onorevole.

 

Foto e video sono tanto semplici da fare quanto da condividere, ma possono rappresentare una leggerezza che crea situazioni molto difficili da risolvere. Dobbiamo essere avveduti anche in questo e non seguire il dictat per cui ogni cosa va mostrata altrimenti gli altri penseranno che non sia realmente successa.

 

Abbiate rispetto per il vostro coniuge e dimostratelo anche non cedendo a battute goliardiche da spogliatoio (maschile o femminile che sia) o condividendo qualcosa che deve restare solo vostro.

 

Qui trovi la prima parte di questo studio

 

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