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Esami di maturità: una sfida da vivere con Dio

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Ci siamo quasi! Forse fai parte anche tu dell’esercito degli oltre cinquecentomila candidati alla maturità che, armati di dizionari e calcolatrici, affronteranno le ultime, temute prove del loro percorso scolastico.

 

Sapevi che questo momento sarebbe arrivato, e negli anni scorsi lo hai perfino atteso e desiderato come un trampolino di lancio dal quale spiccare il volo verso l’università, il lavoro e, in una parola, verso la libertà della vita adulta.

 

Adesso, però, a distanza di pochi giorni dall’apertura dei minacciosi plichi con le tracce dei temi, vorresti che le lancette dell’orologio scorressero più lentamente e magari si fermassero per un po’: forse ti sei concentrato troppo sul ripasso di Storia, che non è mai stata il tuo forte, e non hai approfondito abbastanza la letteratura del Novecento e in più, a ogni secondo che passa, ti pare che del mostruoso programma di Matematica nella tua povera testa rimanga solo qualche pallido ricordo.

 

Permettici, comunque, di rubarti qualche minuto per dirti semplicemente che… ci siamo passati tutti! Come tanti giovani, abbiamo sulla nostra pelle gli esami di maturità, ma quello che ha fatto la differenza è che li abbiamo vissuti insieme a Dio e abbiamo scoperto che questi esami si possono affrontare e superare – e tutti quelli che la vita continuamente ci riserva – da cristiani più che vincitori. Lascia che condividiamo con te qualche riflessione che speriamo ti sia d’aiuto:

 

1. A Dio interessano i tuoi esami di maturità

 

Forse temi di scomodarLo se Gli confessi le preoccupazioni legate a un’esperienza che, senz’altro, rientra nella normalità della nostra crescita: Lo immagini così impegnato a occuparsi di necessità ben più serie da non poter dedicare un attimo a te che, dopo tutto, non stai certo andando al patibolo. Eppure Gesù ha detto:
“Due passeri non si vendono per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete dunque; voi valete più di molti passeri” (Matteo 10:29-31).

 

Il Dio che si cura dei passeri e conosce il numero esatto dei tuoi capelli, conta pure i tuoi passi mentre percorri avanti e indietro il corridoio di casa e ripeti affannosamente la tesina, e raccoglie le lacrime di tensione che qualche volta, chiuso nella tua stanza, non riesci a trattenere (leggi Salmo 56:8). È il Dio delle grandi cose, ma anche di quelle piccole: fidati di Lui per i tuoi esami!

 

2. Anche agli esami di maturità puoi riconoscere la Sua mano

 

Ce la stai mettendo tutta: vuoi prepararti a puntino per fare bella figura e magari per ottenere un punteggio che ti consenta di accedere ai test d’ammissione della facoltà in cui già da bambino sognavi di entrare. O forse, più semplicemente, stai tentando il tutto per tutto, senza risparmiarti, per recuperare le lacune che nei mesi scorsi non sei riuscito a colmare…

 

Insomma, hai tutte le carte in regola per farcela. È giusto e importante impegnarsi al massimo ma, se sei un credente nato di nuovo o se ti stai pian piano avvicinando alla fede cristiana, sperimenta la gioia di dipendere da Dio anche per la tua vita scolastica!

 

Non vogliamo spaventarti, ma a volte anche l’eccessiva sicurezza di sé, così come il suo opposto, può giocare brutti scherzi: perfino quando ti troverai davanti al compito della materia in cui sei sempre andato bene, non sottovalutare la traccia e non andare di fretta, ma ricordati delle parole di Salomone:
“Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie… Non ti stimare saggio da te stesso” (Proverbi 3:5-7).
Riconosci in Dio la fonte di ogni tuo bene, Colui che ti ha donato l’intelligenza e che vuole aiutarti anche agli esami, se solo… ti lasci aiutare!

 

3. Il fine non giustifica i mezzi, neanche agli esami di maturità

 

Da che mondo è mondo, la fantasia degli studenti ha escogitato le trovate più ingegnose e bizzarre per rimediare ai difetti della preparazione e della memoria, aggirando i divieti e raggirando gli insegnanti. Oggi viviamo in un’epoca supertecnologica con siti che vendono gadget di ogni genere per copiare, ai tempi dei nostri genitori c’erano le “cartucciere” di stoffa, piene zeppe di foglietti con temi svolti, regole grammaticali, formule matematiche. Ma il concetto di fondo rimane uno: agli esami di maturità, pur di cavarsela, tutto è concesso.

 

Penserai che, tutto sommato, non è poi così grave copiare, e d’altronde, se non lo fai tu, lo faranno i tuoi compagni, che magari così arriveranno a prendere un voto più alto del tuo pur avendo studiato meno di te. È difficile non farsi contagiare da simili pensieri: vengono pure agli adulti, sai? Dio invece ci promette una cosa:
“I passi dell’onesto son guidati dal Signore; egli gradisce le sue vie” (Salmo 37:23).

Vuoi che il Signore guidi i tuoi passi anche durante la maturità 2017? Egli ti guiderà, ma a una condizione: devi essere onesto!

 

4. Prenditi delle pause e… non esagerare coi caffè

 

Immagino la sensazione che provi: in questi giorni di fuoco, perdere anche un minuto ti sembra un delitto. Al mattino la tua sveglia suona presto, per tutta la giornata i tuoi occhi corrono fra appunti e mappe concettuali e poi, la notte, rischi di addormentarti sui libri, a dispetto delle numerose tazze di caffè che ti elettrizzano sì, ma non giovano certo alla tua gastrite.

 

Il tuo attivismo è apprezzabile, ma … sai che anche Gesù si riposava? Era super impegnato, continuamente attorniato da folle i cui bisogni spirituali, fisici e materiali Gli assorbivano tempo ed energie. Sosteneva ritmi intensissimi, eppure si ritagliava, insieme con i Suoi discepoli, degli spazi da dedicare al riposo:
“… egli disse loro: «Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco»” (Marco 6:31).

 

Se Gesù sentiva l’esigenza del riposo, perché non dovresti sentirla anche tu? Un breve stacco, giusto il tempo di una passeggiata con il tuo cane o di una chiacchierata con un amico, ti sarà utile per distendere i nervi e ritrovare la concentrazione.

 

La sera prima dell’inizio degli esami di maturità, poi, se nella tua comunità si tiene una riunione di culto, approfittane per trascorrere alla presenza del Signore, e insieme con altri credenti, un paio d’ore che, rimanendo a casa, rischieresti di spendere angosciandoti per tutto ciò che ti sembra di non ricordare (credimi, è un’impressione tipica della vigilia di un esame).

 

Anche se non hai modo di partecipare a un culto, comunque, non privarti dell’opportunità di leggere qualche verso della Bibbia e di pregare un po’: una pausa in comunione con Dio ti ricaricherà ben più di molti caffè!

 

E per finire… beh, per quanto in una famosa canzone la notte prima degli esami sia condita “di lacrime e preghiere”, tu quella notte pensa a dormire! Già da ora, giorno dopo giorno, affida al Signore in preghiera i tuoi affanni di maturando, e la notte prima degli esami chiedi a Lui la benedizione del sonno (Salmo 4:8; Salmo 127:2).

 

Poi svegliati, fai un bel respiro e vai incontro alla sfida degli esami con fiducia.

 

Salutiamoci con un versetto, che puoi accogliere come una promessa: “Signore, tu ci darai la pace; poiché ogni opera nostra la compi tu per noi” (Isaia 26:12).

 

E ora… torna a studiare!

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