Un aspetto della discussione storica su Gesù è la percezione comune che la chiesa abbia soppresso una serie di biografie “alternative” su Gesù.
Quelle che possediamo sarebbero semplicemente alcune delle tante opere che inizialmente erano “in competizione” tra loro. La chiesa delle origini avrebbe di fatto selezionato arbitrariamente i testi, cassando le versioni non gradite e privilegiando una versione addomesticata degli eventi, mettendo a tacere le voci dissenzienti o comunque alternative.
Quando questo argomento viene sollevato, vale la pena sottolineare che il contenuto del Nuovo Testamento è stato effettivamente stabilito al più tardi nel secondo secolo. Sappiamo questo per tre motivi:
La chiesa primitiva non inventò Gesù e non soppresse i resoconti “alternativi” della Sua vita. Anche se avesse voluto, non aveva il potere di far rispettare le proprie opinioni. Durante i primi secoli della sua esistenza, la Chiesa era considerata una setta pericolosa e fu costantemente perseguitata.
Quando alla fine del 300 d.C. la Chiesa dispose del potere politico e culturale, i documenti del Nuovo Testamento erano già da tempo formati e su di essi c’era ampia concordanza. Perfino il giornalista ateo Matthew Parris sottolinea che è molto improbabile che una chiesa potente inventasse la figura di Gesù, così apertamente in contrasto con la religione ufficiale. Parris scrive:
Tutti sappiamo che l’uomo che cavalcò un asino in direzione di Gerusalemme non aveva nulla a che fare con le campane, gli incensi, i paramenti sacri, gli oggetti preziosi impiegati nello svolgimento dei rituali, i cori e i ritornelli ripetitivi … Se consideriamo tutte quelle parole che contrastano la percezione comune della gente, se analizziamo le parabole… e l’insofferenza per le “buone opere”… diventa sempre più chiara la veridicità di quell’annuncio: se la Chiesa avesse voluto costruire dal nulla l’immagine fittizia del proprio fondatore, avrebbe sicuramente ideato una figura più conveniente e accattivante.
Ci sono ampie testimonianze storiche che ci confermano come i testi del Nuovo Testamento riflettano accuratamente i resoconti del I secolo concernenti la vita di Gesù. La loro affidabilità è stata riconosciuta molto presto, e non ci sono biografie alternative che appaiano credibili. Quando le discussioni su Gesù ruotano attorno alla Sua storicità, ci muoviamo su un terreno sufficientemente solido.
Questo post è tratto dal libro
“Gesù Oggi”
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