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Guarire dall’ansia

 

Missione impossibile? Che cos’è l’ansia?

 

L’ansia è una sensazione di apprensione e d’allarme provocata dalla reazione a uno stimolo esterno; dal punto di vista fisiologico è strettamente correlata alla paura, ma se ne differenzia perché quest’ultima è una reazione emotiva rivolta verso un pericolo reale (es. scossa di terremoto), mentre nell’ansia il pericolo è percepito dall’individuo ma non da chi lo circonda. Di per sé, l’ansia serve all’uomo per riconoscere il pericolo e per affrontare le situazioni “stressogene”, avendo quindi una funzione adattativa; in taluni casi, però, può portare ad un vero e proprio disturbo psichico.

 

Le persone che soffrono d’ansia vivono la cosiddetta angoscia anticipatoria, ovvero una condizione psicologica di attesa di situazioni negative, con conseguente alterazione nella percezione della realtà e dell’ambiente circostante che rende l’individuo fragile e vulnerabile. Ecco, quindi, che la vergogna diventa una fedele compagna dell’ansia, in quanto chi soffre di questi disturbi cerca in ogni modo di nasconderli agli altri, evitando le situazioni che la provocano. Ultimo elemento di questo meccanismo è pertanto l’isolamento, nel quale si rifugia chi si sente così vulnerabile e incompreso.

 

I sintomi più comuni sono un senso di malessere generale e una sensazione di pericolo imminente associati a sintomi fisici da attivazione del sistema neurovegetativo (aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, sudorazione ed aumento della pressione) e neuromuscolare (tensione muscolare).

 

L’ansioso ha probabilmente una predisposizione genetica per cui mantiene un setting cognitivo di ipervalutazione di stimoli e minacce ambientali; molti sono gli studi in corso per capirne appieno le cause con formulazione di ipotesi biologiche e psicodinamiche (ad es. lo studio tramite SPECT della funzionalità dell’amigdala nel disturbo post-traumatico).

 

Quali sono i disturbi più comuni?

 

È ben noto che l’incidenza di patologie che coinvolgono la psiche stia aumentando vertiginosamente, andando a coinvolgere circa un terzo della popolazione mondiale. In particolar modo, i disturbi d’ansia sono patologie che colpiscono prevalentemente i giovani; il 90% si manifesta, infatti, sotto i 35 anni (sotto i 20 per quanto riguarda le fobie).

 

In questa categoria di malattie rientrano:

  • gli attacchi di panico caratterizzati da comparsa rapida ed improvvisa di sensazione di terrore e di sintomi fisici;
  • l’agorafobia definita come l’ansia relativa al trovarsi in luoghi o situazioni dai quali sarebbe complicato o imbarazzante allontanarsi in caso di bisogno;
  • la fobia sociale, ovvero un disagio che comporta l’evitamento di luoghi pubblici (scuola, lavoro) per la paura di relazionarsi con l’altro;
  • le fobie specifiche (es. claustrofobia o acrofobia), caratterizzate da paura immotivata ed eccessiva per oggetti e situazioni specifici;
  • il disturbo ossessivo-compulsivo caratterizzato da ansia associata a comportamenti ossessivi (lavarsi le mani ripetutamente per il timore di contrarre malattie);
  • il disturbo d’ansia generalizzato, caratterizzato da uno stato di persistente preoccupazione causata da situazioni per le quali tale atteggiamento non risulta essere giustificato;
  • il disturbo post-traumatico da stress correlato all’esposizione ad un trauma, un’esperienza dolorosa vissuta direttamente o indirettamente (es. reduci di guerra o di violenze).

 

 

L’ansia è curabile?

 

Di fronte ai disturbi d’ansia le cure proposte spesso coinvolgono la farmacoterapia e la psicoterapia (terapia cognitivo comportamentale e terapia familiare), che conducono l’individuo ad affrontare il suo problema e a relazionarsi meglio con l’ambiente attorno a sé. Considerato che i farmaci, per quanto indispensabili in molteplici situazioni, non risolvano il problema e non possano dare la pace, l’uomo sarà allora sconfitto da questo “nemico”?

 

Grazie a Dio non è così! Innanzi tutto, la parola di Dio ci dona i mezzi per prevenire un’eccessiva preoccupazione correlata agli aspetti più pratici della nostra vita e ci ricorda anche che Dio è potente a liberare dai disturbi d’ansia, vere e proprie malattie che possono coinvolgere anche piccoli bambini.

 

Gesù conosce perfettamente il cuore dell’uomo e, come possiamo leggere nel sesto capitolo del Vangelo di Matteo, tramite semplici similitudini ci spiega come Dio è il nostro Buon Padre Celeste e si prede cura di noi in ogni aspetto della nostra esistenza; inoltre ci esorta a non essere in eccessivo affanno per il nostro futuro, vivendo giorno dopo giorno con Lui al nostro fianco:

“Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno” (Matteo 6:25- 34)

 

Allo stesso tempo, Gesù ti invita dolcemente a correre tra le sue braccia anche se il tuo fisico e la tua mente stanno soffrendo a causa dei disturbi d’ansia; sulla croce Gesù ha portato le nostre malattie e le nostre sofferenze, avendo Egli stesso provato negli ultimi istanti della Sua vita una grande oppressione (Matteo 26:38).

“Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28)

“Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi innalzi a suo tempo; gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi” (I Pietro 5:6-7)

Questo ovviamente non vuol dire che il cristiano non debba fare progetti, ma se accetta per fede che tutto quello che capita nella sua vita è parte del piano di Dio, sarà consapevole che in ogni difficoltà Dio gli darà anche la via di uscirne (I Corinzi 10:13) e appianerà ogni sentiero (Salmo 37:4-5). Questa consapevolezza permette di vivere fiduciosi anche nelle tempeste più difficili della vita. (Salmo 27:1,3)

 

Concludo raccontando la storia di una persona a me cara che ha lottato diversi anni contro l’ansia. La sua fobia sociale l’ha colpita quando era una piccola bambina di 8 anni e giorno dopo giorno la sua malattia l’ha portata a vivere sempre più isolata dal mondo che le stava attorno. Infatti, ad un certo punto della sua vita, anche solo il fatto di andare a scuola e relazionarsi con altri bambini era diventato una montagna impossibile da scalare.

 

Provate ad immaginare una famiglia in una tale situazione: una piccola bambina, che aveva vissuto per anni nella serenità, all’improvviso diventa prigioniera della sua malattia. Molte sono state le difficoltà e le battaglie, ma possiamo affermare che Dio è potente; infatti è riuscita a portare avanti gli studi che tanto desiderava e crearsi una famiglia, senza necessità di dover assumere farmaci, condizione impossibile per molte persone vittime di questa patologia.

 

“Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiera e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù” (Filippesi 4:6-7)

 

Bibliografia e Sitografia per la parte introduttiva:

Manuale di psichiatria biopsicosociale, S. Fassino – Centro Scientifico Editore

Manuale di Psichiatria – Gruppo CTO Medicina

Tutto sull’ansia – Medicitalia.it

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