Mentre forti venti investono ancora la California, alimentando devastanti roghi, le stime del disastro assumono un’entità senza precedenti nello stato americano.
Dal 7 gennaio, giorno in cui si sono sviluppati i primi incendi, le fiamme hanno infatti divorato un’area di circa 160 km², pari all’incirca all’estensione del comune di Palermo. Sono stati evacuati oltre 180.000 residenti. Sono morte 25 persone mentre altre 26 risultano disperse. I danni stimati sono per oltre 250 miliardi di dollari. Gli edifici andati in fiamme e inabitabili sono circa 7.000. Quasi 13 milioni di persone, in allerta, aspettano di eventuali ordini di evacuazione. I pompieri non hanno acqua a sufficienza per domare gl’incendi, favoriti, oltreché dai venti, dall’aridità dovuta alla quasi assenza di pioggia negli ultimi mesi.
In questi giorni, oltre a seguire con interesse e sgomento le notizie dalla California, pregando per la popolazione colpita da questi incendi (sulla cui natura e responsabilità le autorità stanno indagando) mi sono trovato a fare tre riflessioni.
La prima: tutto (qui) ha una fine
Ville milionarie, scorci iconici, auto di lusso: sono andati in fumo. Sono stati devastati quartieri come Bel Air, città come Beverly Hills, il lungomare di Malibù: location di seguitissime serie TV e film.
Penso che tra i video più impressionanti ci sia quello della celebre scritta Hollywood accerchiata dalle fiamme. E che dire della foto dell’Oscar dell’attrice e modella Isabella Rossellini? La statuetta quasi distrutta dal fuoco insieme al resto della sua abitazione (che la foto sia autentica o generata dall’intelligenza artificiale, non si ha la certezza, ma la notizia è confermata dalla stessa Rossellini).
La Bibbia ci dice che tutto ciò che è materiale ha un valore temporaneo: “mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne” (2 Corinzi 4:18). Secondo la Parola di Dio la ricchezza finanziaria è letteralmente volatile: “Vuoi fissare lo sguardo su ciò che scompare? Poiché la ricchezza si fa delle ali, come l’aquila che vola verso il cielo” (Proverbi 23:5).
La seconda: lo sciacallaggio
In questi giorni, purtroppo, ci sono stati diversi arresti di piromani e sciacalli. Lo sciacallaggio è un incubo che ha reso ancora più angosciante l’esperienza di molte famiglie californiane, persone che, come direbbe l’autore del Salmo 63, sono diventati “preda di sciacalli” (v. 10). Due persone avevano sottratto alle ville della zona oggetti per un valore complessivo di oltre 200.000 dollari!
Com’è diverso l’approccio indicato nella Bibbia, esattamente l’opposto rispetto a furti e sciacallaggio: “Chi rubava non rubi più, ma si affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a colui che è nel bisogno” (Efesini 4:28).
La terza: le fake news
Hai visto anche tu la foto della villa intatta in un’area di Malibù in cui era tutto ridotto in cenere? L’unica abitazione scampata nell’intero circondario e l’annuncio, su pagine e profili social, di una protezione miracolosa da parte di Dio sulla casa di un Suo figlio. E invece, facendo una ricerca online, si è appreso che la casa (del valore di 9 milioni di dollari) è di proprietà di un magnate della gestione dei rifiuti in pensione, proveniente dal Texas, che aveva voluto che la propria abitazione fosse non solo antisismica, ma anche completamente ignifuga (tetto compreso).
Chi scrive (e forse anche tu che stai leggendo) crede in un Dio che può compiere miracoli, che per definizione è “operatore di prodigi” (Esodo 15:11). Ma essere credenti è un conto, essere creduloni è tutt’altra cosa! “L’ingenuo crede a tutto quel che si dice, ma l’uomo prudente fa attenzione ai suoi passi” (Proverbi 14:15).
Gabriele S. Manueli