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Matrimonio in Crisi: quando l’amore viene meno

cuore rotto

 

Il matrimonio, giorno più atteso da molti giovani, dovrebbe rappresentare un’espressione di unione indissolubile, ma oramai ci troviamo a vedere moltissime esperienze di rapporti matrimoniali finiti rovinosamente, separazioni complicate e dolorose per la coppia e per i figli nati dall’unione matrimoniale. Le relazioni finiscono, le promesse di amore eterno vengono sostituite da tensioni e criticità che si concludono con il divorzio.

 

Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una profonda trasformazione dei rapporti di coppia: l’individuo ha cambiato la propria visione verso il matrimonio preferendo rapporti non vincolati da obblighi o formalità civili e religiose, in considerazione dell’estrema fragilità dei matrimoni tradizionali.

 

Ci troviamo, così, davanti all’aumento delle convivenze o alla scelta di rimanere single per evitare litigi e incomprensioni che influenzano la vita dei singoli e gli obiettivi individuali vengono messi al primo posto.

 

Le criticità riguardanti l’argomento sono spesso di difficile semplificazione proprio per la loro complessità e molteplicità, ma sicuramente rimane come verità certa dell’Evangelo la volontà di Dio riguardo allunione indissolubile nella coppia cristiana.

 

Desideriamo valutare alcuni semplici consigli per preservare la crisi all’interno dei matrimoni in cui Cristo Gesù regna sovrano. In Matteo 7: 25 Gesù ricorda che un matrimonio fondato su di Lui può resistere a sollecitazioni e criticità: La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia”.

 

Riconoscere la propria interiorità

 

Un versetto della Bibbia recita: Se… non avessi amore, sarei un rame risonante” (1 Corinzi 13:1), dichiarando con forza che l’assenza dell’amore nella vita di un individuo lo rende particolarmente ostile a coltivare una relazione costruttiva e duratura. L’incapacità di comprendere l’altro, di comunicare in modo costruttivo, sentire le emozioni dell’altro in una saggia educazione ai sentimenti prodotta dalla maturazione emotiva del singolo, determinano la trasformazione del rapporto iniziale in progressivo distacco.

 

Legoismo nellindividuo determina la crisi della relazione, tale relazione non può svilupparsi in una spirale egocentrica di sé stessi. Una buona introspezione può facilitare il lavoro sulla propria personalità, per poi indirizzarla ad un cambiamento che sia prodotto dalle esortazioni presenti nella Bibbia.

 

Riconoscere l’individualità dell’altro

 

In 1 Corinzi 13:1 l’apostolo Paolo scrive che se non avesse amore non sarebbe nulla: la ricchezza di questa verità è racchiusa nellassenza di individualità. L’amore racchiude in sé la completezza dell’unione escludendo di conseguenza la tendenza a far prevalere gli interessi individuali per dare spazio alle esigenze della coppia.

 

La completezza del benessere è raggiunta dalla completa soddisfazione delle singole parti e non di una solamente. Nella relazione entrambi forniscono le giuste ed equilibrate attenzioni e l’esclusività deve lasciare il posto all’escluso per essere nuovamente l’oggetto dell’amore.

 

Riconoscere le priorità

 

Nella Bibbia troviamo scritto Se distribuissi i miei beni…ma non avessi amore, non mi gioverebbe a niente” (1 Corinzi 13: 3). Le necessità che le coppie si trovano ad affrontare sono numerose: lavoro, studi, spese, imprevisti, carriere lavorative, progetti individuali e altre numerose priorità che si inseriscono nelle relazioni di coppia sostituendo tutto il resto.

 

Le esigenze sociali non permettono alle coppie di coltivare la relazione con la giusta cura, ognuno è impegnato a coltivare i propri sogni e progetti trascurando la relazione che vede nel tempo il suo lento deterioramento.

 

Nella Parola di Dio ci viene raccontato un momento particolare della vita del re Davide: a causa dei numerosi impegni “lavorativi” venne meno la sua cura per la famiglia, determinando la perdita della stessa;

 

Davide, nella paura di non poter recuperare quello che aveva perso, affrontò la situazione chiedendo a Dio laiuto e la guida per recuperare ciò che aveva perso. Dio rispose confermandogli la promessa Certamente… potrai recuperare ogni cosa” (1 Samuele 30: 8), infatti Davide recuperò tutto.

 

Forse non è ancora troppo tardi per recuperare tutto quello che stai perdendo, lamore di Dio potrà aiutarti a lavorare la tua vita, a concentrarti sull’esigenze della persona al tuo fianco e a dare le giuste priorità a tutti gli obiettivi della tua vita.

Gioele Puopolo

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