fbpx

Sentirsi approvati: semplice bisogno o ossessione?

pollice ok

 

Ma come siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare l’evangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori” (1 Tessalonicesi 2:4)

 

La parola “approvazione” deriva dal latino approbatio ed indica un atto, compiuto da un soggetto nei confronti di un altro, in cui si manifesta il consenso o un giudizio elogiativo. A tutti piace sentirsi approvati, ancora meglio se a farlo è un amico o una persona che teniamo particolarmente in considerazione: l’approvazione è quindi un bisogno naturale dell’uomo e contribuisce alla costruzione della sua identità. Quando però questo bisogno diventa un’ossessione, gli “amici” si trasformano in una spietata giuria pronta a sentenziare su ogni nostra azione e a farci sentire improvvisamente inadeguati e mai abbastanza bravi.

 

La psicologia chiama questo bisogno morboso “sociotropia”, ovvero un tratto di personalità caratterizzato dalla costante necessità di sentirsi approvati e dall’ossessione di piacere agli altri. Le persone con questo tipo di personalità danno una grandissima importanza alle relazioni interpersonali, investendoci tempo e fatica e cercando costantemente di ottenere considerazione da parte degli altri.

 

 

Quali sono le principali cause scatenanti?

 

Uno studio condotto presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università dell’Illinois ha fatto emergere come sia fondamentale per un bambino costruire una sua validazione emotiva già in età infantile e di come sia determinante in questo il ruolo del genitore. La validazione emotiva è un termine usato in psicologia e indica il modo in cui fai sapere all’altra persona che la capisci, comprendi cosa sta dicendo e percepisci come vere le sue esperienze anche alla luce del suo contesto di vita.

 

Spesso la dipendenza dall’opinione degli altri affonda le sue radici nei comportamenti sbagliati dei genitori: la trascuratezza o distanza affettiva ed emotiva, una presenza instabile o insicura e soprattutto l’incapacità di ascolto e di attenzione nei riguardi delle esigenze del bambino. In queste famiglie l’amore non è incondizionato ma viene usato come merce di scambio e questo comporta la nascita di un’insicurezza profonda che crescerà e si svilupperà di pari passo al bambino, diventando parte del suo carattere e delle sue attitudini da adulto.

 

Come faccio a capire che sono diventata/o ossessionata/o dall’opinione degli altri su di me?

 

Sentire il bisogno di essere approvati, di per sé, non è una tendenza sbagliata.

 

Il problema nasce quando, pur di compiacere gli altri, rendiamo questa necessità una dipendenza a discapito dell’affermazione della propria identità. Per capire se sei ossessionato dall’approvazione degli altri, potresti rivederti in alcuni di questi tratti frequenti:

 

  1. hai un’indole perfezionista ma anche insicura e ansiosa. Hai paura di esporti, temi le critichee il rifiuto;
  2. hai difficoltà ad esprimere le tue emozioni e, di conseguenza, accetti passivamente tutte le idee degli altri;
  3. hai un’estrema necessità di sentire un’opinione altrui prima di compiere delle scelte, facendo prevalere ciò che dicono gli altri senza ascoltare te stesso/a;
  4. specialmente in pubblico, mantieni un atteggiamento controllato e sempre sulla difensiva, dovuto alla consapevolezza di dover ottenere l’affetto degli altri a condizione di riuscire a compiacerli e non per quello che sei.

 

 

Oh no! Credo di avere questo problema…come ne esco fuori?

 

Innanzitutto, è importante tenere a mente che nessun problema è senza soluzione, soprattutto se affrontato con i giusti strumenti. In questo caso, c’è uno strumento che è la soluzione per eccellenza: la Bibbia.

 

Quindi, superiamo il panico iniziale e addentriamoci nella questione per risolverla del tutto.

 

Dio non ha bisogno delle nostre dimostrazioni. La Bibbia, in Romani 5:8, dice che Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi”. Dio non ha bisogno di dimostrazioni perché Egli ci ha amato mentre eravamo in pessime condizioni: lontano da Lui, sommersi dal peccato e dalla sua sporcizia, impossibilitati ad avvicinarci alla Sua santità. Eppure, ha accettato di mandare Suo Figlio a morire per darci la possibilità di uscire da quella condizione deplorevole. Esiste un amore più grande e incondizionato di questo?

 

Egli ti conosce perfettamente. E anche se all’esterno ce la metti tutta per sembrare una brava persona con ottimi sentimenti, Dio conosce i tuoi pensieri e desideri più intimi, tutte le macchie che cerchi di nascondere agli altri. Tuttavia, Egli non viene per giudicare ma per salvare, esattamente come troviamo scritto in Giovanni 3:17 Infatti Dio non ha mandato Suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui”.

 

 

Dio è la soluzione. Se hai compreso grazie a questo articolo di avere questo problema e se sei davvero deciso a cambiare, allora la soluzione è a portata di mano. Dio conosce nello specifico tutte le parti del tuo cuore che hanno bisogno di guarigione, sa bene quali sono i motivi che ti spingono a ricercare ossessivamente l’approvazione degli altri, conosce le tue ferite e le tue lacune emotive. Non avere paura di questo: Egli non vuole farti del male ma tutto il contrario! La Bibbia dice “«Infatti Io so i pensieri che medito per voi», dice il Signore «pensieri di pace e non di male, per darvi unavvenire e una speranza»” (Geremia 29:11). Quello che ti devi aspettare, se decidi di rivolgerti a Dio per risolvere i tuoi problemi, è la soluzione definitiva! Egli vuole tirarti fuori dalle tue insicurezze e dai tuoi fallimenti per portarti a vivere una vita con Lui piena di vittorie sulle tue paure e sulle tue fragilità.

 

Dio ti corregge. A questo punto inizierai a credere che la vita con Dio sia caratterizzata solo da soddisfazioni, successi e felicità assicurata. Mi dispiace deludere le tue aspettative, ma non è esattamente così. La vita con Dio è ricca di gioia e di vittorie, ma spesso i credenti passano anche per strade lastricate di ostacoli e sconfitte. Inoltre, non si diventa invincibili con Dio: restiamo esseri umani fragili, a cui capita molto spesso di ricadere negli stessi errori. Probabilmente ora mi dirai, ragionevolmente irritato: “Quindi non ho risolto proprio nulla!”

 

Nel capitolo 5 del libro di Giobbe, nei versetti da 17 a 19 è scritto: Beato luomo che Dio corregge! Tu non disprezzare la lezione dellOnnipotente; perché Egli fa la piaga, ma poi la fascia; Egli ferisce, ma le Sue mani guariscono. In sei sciagure Egli sarà il tuo liberatore e in sette il male non ti toccherà”. La Bibbia non promette che tu sarai completamente esente dagli errori; la Bibbia promette che, nei tuoi sbagli continui e a volte ripetuti, Dio sarà sempre fedelmente disposto a salvarti e a guarirti.

 

Dio è la soluzione definitiva perché, anche se non sempre risolve il problema una volta per tutte, è la soluzione perfetta per ogni problema o errore, soprattutto per quelli che farai sistematicamente.

 

Confida nella Sua fedeltà, appoggiati al Suo amore e confrontati con Lui: mantenendo questa attitudine, non ti farà più paura il giudizio degli altri perché avrai sperimentato l’Amore di un Dio che accoglie e guarisce le tue imperfezioni!

Lucrezia Patruno

Condividi questo articolo con i tuoi amici!

Ricevi le nostre ultime notizie da Google News

In evidenza

Potrebbe interessarti anche....