Quante volte ci siamo sentiti dire frasi come: “Guarda che bravo, prendi esempio!” o “Alla tua età dovresti…”. Quante volte, probabilmente senza darci troppo peso e senza farlo con cattiveria, le abbiamo pronunciate?
Viviamo in una società che ci chiede sempre più, sempre meglio e sempre più velocemente.
Le cose da fare sono tantissime e se non riesci a stare al passo ti devi adeguare o sei un fallito.
Dai voti a scuola alle esperienze da fare, bisogna sempre essere al top; scrolliamo i social e leggiamo storie di ragazzi e ragazze che “ce l’hanno fatta”, che hanno raggiunto degli obiettivi grandiosi.
E improvvisamente ti manca l’aria, ti senti soffocare e le mani iniziano a tremare, ti svegli la notte con il cuore che batte troppo veloce, sei invaso da un senso di incertezza, di paura e forse di rabbia che magari non riesci nemmeno a spiegarti.
Le pressioni sociali ti schiacciano fino a soffocarti. I disturbi d’ansia e i suicidi sono in continuo aumento tra i giovani proprio per via delle richieste e delle aspettative sempre più alte.
I confronti con le altre persone e con la loro vita – reale o di TikTok – sono costanti, e se da una parte ci stimolano a far meglio e di più, dall’altra ci offrono dei modelli terribilmente perfetti. Esempi, schemi e tempi di vita che abbiamo ormai interiorizzato, rendendo noi stessi i giudici più spietati delle nostre vite.
Ed è in questo scontro con la realtà che cresce la paura di deludere le nostre aspettative, quelle dei nostri amici, dei nostri familiari… ci chiediamo se siamo all’altezza di quello che gli altri si aspettano da noi e spesso finiamo in quella spirale di delusione, tristezza, rabbia, paura del futuro. L’autostima scende e lo stress sale.
Rallenta e respira
Prima di tutto fai un passo indietro, guardati come guarderesti un amico, sii il più oggettivo possibile. Ok, forse non hai raggiunto quell’obiettivo o non sei al passo con i tempi, ma fermati e ragiona. Al passo con cosa? Con i ritmi di chi? Di tutti? Spoiler: non esistono.
Vivere ingabbiati in “scatole” prestabilite ci porta a momenti d’ansia che, molto spesso, sfociano in disturbi anche più gravi; ma Dio ci insegna da sempre che non esistono dei “tempi giusti”. Lui non si preoccupa solo di alcuni aspetti ma di tutta la nostra vita e ci ripete che siamo unici e ha per noi tempi e piani diversi (1 Corinzi 12:17-19; Isaia 55:8,9).
Forse all’inizio non sarà facile accettare il confronto con gli altri, ma ogni giorno possiamo imparare a fidarci sempre più di Dio, anche nelle piccole cose (Deuteronomio 31:8), sapendo che Lui ha il controllo di ogni cosa (Matteo 10:30, Romani 8:28).
Sbagliare, non essere sempre all’altezza, non farcela, fa tutto parte di un sano ciclo di vita.
Anche per un cristiano. Inizia a contemplare il fallimento come una delle possibilità legittime. Certo, Dio ci ha dato Gesù come modello perfetto a cui aspirare, ma ci ha anche messo davanti tantissimi esempi di donne e uomini reali, che pur senza essere perfetti (Abramo, Davide) o senza seguire le tappe imposte dalla società (Mosè, Maria Maddalena) o ancora essendo stati molto provati (Giuseppe, Giobbe) sono stati grandemente amati da Dio, che ci ha lasciato le loro storie come modelli im-perfetti per tutte le epoche.
Questi esempi oltre ad insegnarci che si può sbagliare ci dicono altre cose importantissime.
1 – Tu non sei il tuo fallimento, non è un singolo evento o una singola azione a definirti. “Ho fallito” è molto diverso da “sono un fallito”. Non farti limitare, sei molto più dei tuoi sbagli o dei traguardi non raggiunti! (Salmo 37:23,24; Salmo 139:13-14; Galati 3:26)
2 – Un voto a scuola, l’eccellenza in uno sport o l’età in cui ti sei sposato, a cosa sei riducibile? La visione di Dio non si limita a questi traguardi umani, Lui dà valore alle “piccole cose” (Ebrei 11:31).
Magari non avrai raggiunto il tuo obiettivo o non rientrerai nei paletti richiesti dalla società e da chi ti sta intorno, ma non per questo non avrai concluso nulla; pensa alle volte in cui hai dato una parola di conforto, un piccolo aiuto, un sorriso (Matteo 25:37-40) per Dio queste cose valgono molto di più!
3 – Sì, è vero, come ogni genitore anche Dio ha delle aspettative verso di noi (Deuteronomio 10:12; Michea 6:8) ma ciò non significa che quando sbaglieremo ci amerà meno o addirittura che per farci amare dobbiamo rispettare dei canoni prestabiliti. La Bibbia è piena di esempi di donne e uomini con vite differenti, ma amati da Dio nello stesso modo!
Una bravissima cantautrice cristiana ha descritto così il messaggio di Dio nei nostri confronti: “Io ti amerò per quello che sei tu, non per quello che hai fatto o per quello che diventerai”.
Dio non vuole metterti pressione, ha già deciso di amarti, a prescindere (Salmo 103:10,11; Giovanni 15:9; Romani 5:8; 1 Giovanni 4:10)
Rallenta, respira.
Dio ha tutto sotto controllo, anche i tuoi sbagli, e per Lui sei molto più di una casellina spuntata su una to-do-list o di un traguardo raggiunto. Egli ti ama per chi sei oggi e non per chi diventerai, forse, domani.
Sharon Fabozzi
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