Il 29 ottobre 2024 la DANA ha seminato morte e distruzione nell’area di Valencia, ma un piccolo comune in provincia di Saragozza si è salvato grazie a una diga costruita dagli antichi romani duemila anni fa.
Questa struttura è riuscita a deviare e contenere la violenta piena di acqua e fango, impedendogli di raggiungere il piccolo centro abitato di Almonacid de la Cuba, dove abitano poche centinaia di persone.
Si tratta di una delle più antiche dighe ancora esistenti, nonostante sia stata abbandonata pochi decenni dopo la sua costruzione. La diga è stata poi trasformata in uno sbarramento per deviare il flusso d’acqua del fiume Aguasvivas verso i campi coltivati sfruttando un antico canale – anch’esso costruito dagli antichi romani – lungo poco meno di 10 chilometri.
Tutti questi interventi hanno permesso alla diga millenaria di impedire al piccolo centro abitato di essere travolto da acqua, fango e detriti. Nonostante l’enorme spavento per la mostruosa cascata a un passo dalle case, ad Almonacid non ci sono state né vittime né danni.
Grandi risultati che forse non vedi
Da questo episodio possiamo trarre una grande lezione sui risultati delle nostre azioni.
Come quei costruttori di duemila anni fa si sono affaticati a costruire quella diga probabilmente giorno dopo giorno ci stiamo affaticando per costruire qualcosa di buono e utile, qualcosa che glorifichi Dio e segua la Sua volontà, qualcosa che faccia anche la differenza nella vita degli altri. Il problema è che magari non vediamo davanti a noi risultati impressionanti, non vediamo “cose spettacolari”, non vediamo grandi numeri, non vediamo tutte quelle cose che potremmo postare sui social magari con un bella descrizione acchiappalike con qualche emoji tipo
Magari, come quei costruttori, sembrerà che il tuo bel progetto sia fallito dopo poco tempo, che hai fatto tanta fatica per nulla, eppure volevi onorare il Signore, eppure hai seguito la Sua parola, hai fatto la Sua volontà.
E se ti dicessi che nel tuo servizio cristiano non sono garantiti risultati immediati? Che il concetto di “successo” per Dio è ben lontano da quello a cui siamo abituati, a quello che sembra trasparire dai profili social di tanti altri attorno a te?
Tutto e subito?
Oggi, soprattutto via social, siamo abituati a un concetto di successo che deve essere chiaramente visibile entro poco tempo. Più tutto è veloce (e più i numeri sono grandi) più il successo sembra travolgente. Si tratta però di un concetto fuorviante, perché prima di tutto ciò che vedi su Instagram o TikTok è soltanto una parte della realtà, che spesso è molto diversa (su questo faremo un articolo a parte ).
Ma, soprattutto, il Signore non ragiona così.
In fede morirono tutti costoro, senza aver ricevuto le cose promesse, ma avendole vedute e salutate da lontano e avendo confessato che erano forestieri e pellegrini sulla terra.
Ebrei 11:13
Tutti costoro, pur avendo avuto buona testimonianza per la loro fede, non ottennero quello che era stato promesso, perché Dio aveva in vista per noi qualcosa di meglio, in modo che essi non giungessero alla perfezione senza di noi.
Ebrei 11:39, 40
Proprio in mezzo e alla fine del grandioso capitolo 11 dell’epistola agli Ebrei, in cui vediamo i nomi dei grandi eroi della fede sfilare sotto i nostri occhi, ci sono queste precisazioni.
Questi grandi personaggi, durante la loro vita, non videro il risultato delle promesse ricevute dal Signore: ad esempio, Abraamo non vide la propria discendenza numerosa “come le stelle”, e Mosè non entrò nella terra promessa.
Eppure sono personaggi che hanno avuto successo. Perché? “perché Dio aveva in vista per noi qualcosa di meglio”. Perché hanno compiuto fedelmente la loro parte nella grande storia della redenzione, che coinvolge tutti noi. Perché Dio ha una prospettiva più ampia, più grande di noi, una prospettiva eterna.
Quando arriva il vero successo?
Il successo più grande dei costruttori della diga di Almonacid si è realizzato dopo duemila anni, dopo secoli in cui la loro diga è stata abbandonata, modificata e utilizzata per altro. I loro nomi non li ricorda nessuno, ma centinaia di persone oggi gli sono profondamente grate per aver fatto semplicemente il loro lavoro.
E tu? Magari ti stai affaticando per fare qualcosa di cui non vedrai grandi risultati immediati, magari (come Abramo, Mosè) non li vedrai mai, ma se hai fatto fedelmente la tua parte seguendo la volontà di Dio da “forestiero e pellegrino sulla terra”, il tuo successo sarà misurato in una prospettiva spirituale ed eterna. Quel poco che vedi oggi un giorno magari darà risultati grandiosi e inaspettati, come quell’antica diga.
Nicolaus Zinzendorf, fondatore del movimento dei Fratelli Moravi, disse “Predica l’evangelo, muori e sii dimenticato” proprio a significare che ciò di cui dobbiamo preoccupare nella nostra vita è soltanto fare ciò che Gesù ci chiede di fare, a prescindere da tutto, anche da chi si ricorderà di noi.
Alla metà del settecento Zinzendorf non poteva sapere che dal suo impegno evangelistico si sarebbe creato un movimento che avrebbe portato alla conversione di John Wesley, fondatore del movimento metodista, che a sua volta portò a una serie di risvegli che “aprirono la strada” all’attuale movimento pentecostale.
Come quei costruttori della diga si impegnarono a fare il proprio lavoro, Zinzendorf si impegnò a seguire la chiamata di Dio, e ancora oggi il risultato di quell’impegno è ben visibile nella storia. Non si preoccupava di essere ricordato, eppure ce ne ricordiamo grazie a ciò che Dio fece attraverso di lui.
Se oggi ti senti frustrato perché il tuo impegno non sembra dare risultati “spettacolari”, non ti preoccupare!
Se ti preoccupi di costruire qualcosa di solido, facendo la volontà di Dio e ubbidendo alla Sua parola, stai già avendo successo, e le tue azioni avranno conseguenze che ora neanche ti immagini: magari tu non le vedrai, ma il Signore le ha già viste.
Questo è ciò che ci serve sapere.
Andrea Botturi
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