Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; egli è il mio salvatore e il mio Dio
Salmo 42:5
Giacomo Leopardi scrive a se stesso in una poesia: “Amaro e noia la vita, altro mai nulla”. Qualcun altro ha riassunto più di recente: “Mai ‘na gioia” – testimoniando del fatto che a volte si corre il rischio di avere troppa familiarità con l’angoscia.
Ma quanti vivono queste sensazioni? Quanti si tormentano nel dolore della propria anima, al punto da arrivare a essere completamente inconsapevoli del motivo della propria tristezza?
Il rischio è che la tristezza diventi l’espressione naturale del nostro io a contatto con le difficoltà della vita, fino a sprofondare nell’oscuro vortice della depressione. Se non si corre presto ai ripari, l’oscurità invaderà ogni angolo del cuore.
Questo male colpisce molti, in particolare i giovani che fanno il loro ingresso in una società dove l’apparenza è legge, dove bisogna sgomitare per avere successo, dove i più sensibili spesso sono preda di bullismo e soprusi.
Ma in tutto questo Dio ci dà la vittoria, donandoci la pace, la gioia e una speranza che risplende nei nostri cuori anche nei momenti più bui. Abbi fede in Dio e potrai trovare in Lui un rifugio e un riparo dal dolore.
Esci dall’oscurità, abbandona la tristezza e Cristo t’inonderà di luce.