Quali sono i combattimenti interiori e relazionali che i giovani evangelici di questa generazione stanno attraversando? Cosa possiamo fare per aiutarli mentre attraversano queste battaglie?
La principale ragione per cui non si percepisce la necessità di intervenire in modo radicale e appropriato per aiutare i giovani di questa generazione è perché non si ha la consapevolezza della gravità e della ferocia delle battaglie che i nostri giovani stanno attraversando.
Fino a quando non si guarda in faccia al combattimento (innanzitutto) spirituale che questi giovani vivono (Efesini 6:12), non si percepirà l’urgenza di fare tutto il possibile, e cambiare tutto quel che c’è da cambiare, per aiutare i giovani non soltanto a sopravvivere, ma a vincere questa guerra (1 Giovanni 2:13-14).
Proviamo quindi a guardare una volta tanto tutte insieme queste battaglie… Possiamo dividerle in due liste: le 10 battaglie interiori e le 7 battaglie nella comunicazione con il mondo esterno, soprattutto nell’ambito dell’evangelizzazione.
Spoiler: a parte le battaglie specifiche di questo periodo storico che viviamo, quasi tutte le sfide di seguito elencate (e soprattutto quelle interiori) sono le stesse di ogni generazione, cioè anche di quelle precedenti alla nostra. Ma mai come in questa generazione molte di queste battaglie sono diventate cruente e feroci.
In sé stessi i giovani affrontano queste dieci battaglie:
1. La battaglia per la propria salvezza: sarà sempre la battaglia più importante di tutte. Facciamo un torto ai giovani quando li trattiamo come membri effettivi di chiesa se in realtà non hanno ancora fatto una vera esperienza di nuova nascita! (Giovanni 3)
2. La battaglia per la propria identità (ed il proprio futuro): chi sono? Cosa ne sarà di me fra 10 o 20 anni? Le nostre scelte definiscono chi siamo ma… i giovani non hanno ancora fatto quelle più determinanti (che scuola farò? Proseguirò gli studi? Dove andrò a vivere? Che lavoro farò? Che chiesa frequenterò?). La ricerca del piano di Dio può generare turbamenti se c’è la paura di fallire e nessuno fornisce chiari modelli ed esempi da seguire (sia biblici sia pratici)
3. La battaglia per la propria fede: dal momento della conversione fino all’ultimo giorno su questa terra, sarà cura del nemico di Dio cercare ogni modo per scuotere la fede dei più giovani: dagli insegnamenti sull’evoluzionismo a scuola, fino alle disgrazie della vita. Sarà una battaglia diversa per ciascuno e diversa per ogni fase della vita, ma una cosa è certa: qualcuno tenterà di rimpiazzare nel cuore del giovane la vera fede con la vera incredulità.
4. La battaglia per la purezza del proprio corpo: non è mai successo che una generazione sia stata così esposta alla pornografia. Varie statistiche effettuate in ambito evangelico mostrano che è la prima causa di abbandono di una chiamata alla predicazione o alla missione all’estero. Senza contare ovviamente il rischio di esperienze pre-matrimoniali, che è sempre esistito.
5. La battaglia per i sentimenti: anche i giovani evangelici che hanno abbastanza timore di Dio da non rischiare di avere esperienze sessuali prima del matrimonio, possono cadere nell’errore di fare ripetute esperienze sentimentali inopportune, che distraggono dal piano di Dio per la propria vita e rubano forze, entusiasmo, serenità e fanno arrivare al matrimonio con un bagaglio di esperienze da dimenticare. Il cuore da cui “provengono le sorgenti della vita” (Proverbi 4:23) tante volte è sotto assedio!
6. La battaglia per sviluppare vere amicizie: richiede fedeltà, generosità, dolcezza, capacità di perdonare, franchezza e soprattutto di circondarsi delle persone giuste… Quanti giovani e adolescenti devono combattere per poterla raggiungere, innanzitutto per “mancanza di materia prima” intorno a loro?
7. La battaglia per la coerenza del proprio comportamento: facile dichiararsi cristiani al campeggio estivo o la domenica al culto, ma quando a scuola i compagni rubano, parlano un linguaggio volgare, mostrano l’utilità apparente del raccontare bugie ecc. ecc., quanto è facile continuare ad essere davvero cristiani coerenti?
8. La battaglia per la gestione del tempo: non è mai esistita una generazione che abbia avuto così tanta difficoltà ad appropriarsi del proprio tempo. La tecnologia moderna è studiata per manipolare le menti e catturare l’attenzione e la maggior parte dei pomeriggi saranno spesi dietro a ciò che le notifiche di Whatsapp o di Facebook o di Youtube condurranno a guardare o a pensare. Per poter crescere e diventare maturo, nella società e soprattutto davanti a Dio, il giovane deve imparare a gestire il proprio tempo secondo le giuste priorità…. Ma non sarà affatto facile.
9. La battaglia per la potenza dello Spirito Santo: crediamo che i giovani possano essere battezzati nello Spirito Santo secondo Atti 1:8. A quale scopo? Affinché siano “rivestiti di potenza” (Luca 24:49) per essere attivamente “Suoi testimoni” (Atti 1:8). I giovani credenti stanno imparando a cercare l’intervento di Dio, riconoscere la Sua guida ed essere usati dalla Sua Potenza, ma il nemico farà tutto ciò che è in suo potere per complicare, ritardare ed impedire questo apprendimento.
10. La battaglia per la formazione di un carattere cristiano: mentre film e ogni altro mezzo promuovono modelli completamente diversi, i giovani hanno bisogno di sviluppare un carattere autenticamente cristiano, sintetizzato nel frutto dello Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo (Galati 5:22).
Pensate che la vita di un giovane evangelico di oggi sia già abbastanza complicata? Non è mica finita qui!
Perché quando evangelizzano i loro coetanei, i nostri giovani affrontano adesso queste sette sfide:
a. Giovani che sono stati scandalizzati o feriti a livello personale da presunti “cristiani”
Difficile che si possano fidare di nuovo di chi parla loro dell’Evangelo se le loro esperienze precedenti sono state così traumatiche (Matteo 18:5-9);
b. Distanza fra fede e scienza
Oggi come mai prima la tendenza dominante è di sottoporre erroneamente le questioni spirituali ai principi della scienza empirica. Abbiamo iniziato a parlare di Fede e scienza;
c. Visione cristiana della sessualità
Una generazione che oramai dà come acquisita la rivoluzione sessuale degli anni ’60 -’70 non riesce a capire il modo di vivere la sessualità che è tipico dei veri cristiani. La comunicazione è ulteriormente complicata dalla confusione con l’etica cattolica che generalmente conferisce alla sessualità un valore limitato allo scopo di procreare. Noi abbiamo già parlato di sessualità qui e qui;
d. Cristianesimo difficile da capire, astratto e quindi noioso
In molti casi le affermazioni bibliche sono state svuotate di senso da coloro che le hanno impugnate con spirito di religiosità e senza riempirle del giusto significato. Il risultato è che questa generazione percepisce oramai come prive di senso parole come Verità, Vita, Spirito, ecc. Si parte dall’inizio con il preconcetto che il Cristianesimo sia difficile da interpretare correttamente, lontano dalla vita reale e quindi in definitiva noiosissimo;
e. Spiritualità alternative più «a buon mercato»
È molto più facile rivolgersi a forme di religiosità orientale come il New Age, il buddismo, ecc. oppure forme di cristianesimo sdolcinato e conciliante con il peccato piuttosto che rivolto al Dio della Bibbia, che è il Signore di ogni cosa e richiede amore e ubbidienza. Le offerte religiose contemporanee non richiedono mica particolare impegno o di rinunciare a se stessi! (Matteo 16:24)… Ne abbiamo già parlato commentando il testo di “Occidentali’s Karma” (qui);
f. Presunta inaffidabilità delle Sacre Scritture
Oggi l’affidabilità del testo biblico viene messa in discussione sulla base dello scetticismo dominante. Prima di poter citare le Scritture molto spesso occorre dimostrarne per lo meno l’affidabilità di carattere storico e come questi testi siano stati preservati nel corso dei secoli;
g. Passato e presente della cosiddetta chiesa: crociate, schiavitù, commistione con la politica
Quando il cristianesimo viene proposto come strada da seguire, la memoria torna spesso a casi storici eclatanti di commistione fra cristianesimo, potere politico e assetti sociali perversi, ad es. le crociate, la schiavitù, l’impasto con la politica. La conclusione è che si ritiene spesso che i cristiani siano ipocriti (ne abbiamo parlato qui).
Abbiamo concluso questa rassegna… Adesso senti di più il bisogno di pregare per i giovani che conosci? E senti il bisogno di fare qualcosa di più concreto? In particolare, ogni responsabile dei giovani che durante l’anno non si ripropone di aiutare i suoi giovani a combattere ciascuna di queste battaglie, ma aspira semplicemente a “tenerli in chiesa” o “intrattenerli” o ripetere i rudimenti della fede che i giovani già conoscono, sta giocando pericolosamente nel bel mezzo del campo di battaglia.
Chiediamo aiuto a Dio con sincerità per svolgere efficacemente il nostro servizio e Dio stesso ci darà successo nel vincere queste battaglie insieme ai nostri giovani!
Giovani, vi scrivo perché avete vinto il maligno (1 Giovanni 2:13)