Nel capitolo 3 del primo libro di Samuele, nella Bibbia, viene narrata la chiamata del profeta.
Il piccolo Samuele serviva il Signore […] la lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio […] Il Signore chiamò Samuele […] Ora Samuele non conosceva ancora il Signore e la parola del Signore non gli era ancora stata rivelata. […] Il Signore venne, si fermò accanto a lui e chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!» E Samuele rispose: «Parla, poiché il tuo servo ascolta».
Samuele è un fiore nel deserto. Come quelli nel deserto di Atacama, che vedi in foto, il posto sul nostro pianeta più simile a Marte. Con soli 15 mm all’anno di pioggia e 105.000 km quadrati di nulla tra il Cile e il Perù, il deserto di Atacama “è uno dei luoghi più aridi e inospitali del pianeta. Eppure anche qui, dove sabbia, roccia e sale la fanno da padroni, una volta ogni 5-7 anni è possibile assistere a un miracolo della natura: un’immensa, spettacolare fioritura trasforma questo paesaggio lunare in un prato colorato e variopinto come un pascolo alpino… con oltre 200 specie di fiori!”
Proviamo a osservare insieme l’incontro con Dio di Samuele, il profeta, e il suo servizio. Guardiamo il Samuele della Bibbia con, sullo sfondo, il periodo e il contesto in cui vive. Se anche tu trascorri molto tempo in un ambiente spiritualmente ostile, che non ti aiuta per niente -a casa, a scuola, all’università, a lavoro-, sarai incoraggiato, più motivato!
Un tremendo silenzio
Al tempo di Samuele la parola del Signore è rara, le visioni date da Dio sono poco frequenti (cfr. 1 Samuele 3:1). Evidentemente ci sono ascoltatori distratti, o sordi. In molti forse c’è sonnolenza spirituale. E Dio non vuole parlare inutilmente. La Bibbia dice:
“Ascolta, popolo mio, e io ti ammonirò; o Israele, se tu mi ascoltassi!” (Salmo 81:8).
Un pessimo contesto
È incredibile. Samuele cresce intanto lontano dai suoi genitori, che in quegli anni rappresentano un raro esempio di fedeltà a Dio -nel capitolo 2 del primo libro di Samuele trovi la preghiera della madre del profeta, Anna, il suo voto al Signore e il suo impegno mantenuto- e sotto la guida di un sacerdote permissivo, che ha più rispetto per i suoi figli che per il Signore (cfr. 1 Samuele 2: 29,30).
Il ragazzo cresce inoltre insieme ai figli di Eli, che non conoscono il Signore, tanto che la Bibbia li definisce “scellerati”, cioè capaci di commettere azioni malvagie (cfr. 1 Samuele 2:12-17, 22). Cresce, infine, in un momento storico in cui “ognuno faceva quello che gli pareva meglio” (Giudici 17:6).
In una generazione come quella e in un ambiente come quello… Samuele è un fiore nel deserto perché, nonostante tutto, svolge il suo servizio per il Signore, cresce vicino a Dio, è apprezzato sia dal Signore sia dalla sua gente (cfr. 1 Samuele 2: 18, 21,26).
Non è detto che una persona debba essere necessariamente il prodotto del contesto familiare e sociale in cui vive! Anche “con una famiglia come la mia”, “in una situazione così’”, “in un periodo così” … posso essere un Samuele, un fiore che germoglia in terra arida, ma che cresce benissimo!
Nel libro del profeta Geremia, capitolo 17 versetto 8, è scritto che chi ascolta e vive la Parola di Dio:
“è come un albero piantato vicino all’acqua, che distende le sue radici lungo il fiume; non si accorge quando viene la calura e il suo fogliame rimane verde; nell’anno della siccità non è in affanno e non cessa di portare frutto.”
Samuele fino a quella notte descritta nella Bibbia non conosce il Signore e la Sua parola non gli è stata ancora rivelata (1 Samuele 3:7). Essere figlio di credenti non è stato sufficiente, non è bastato neanche crescere “nella casa del Signore a Silo” -noi potremmo dire “in chiesa” -: ha avuto bisogno di incontrare Dio!
Come Samuele, anche noi abbiamo bisogno di incontrare Dio, di conoscerLo… anche tu hai bisogno di conoscere Dio personalmente! Mettiti in ascolto. ChiediGli di parlarti. Fermati ad ascoltarLo. Sarai un fiore nel deserto, e con il tuo profumo e i tuoi colori – propositi, parole, azioni- farai del bene a chi ti circonda ed esalterai il Dio della vita.
Gabriele S. Manueli