È il secondo articolo di una serie in cui troverai dei consigli utili pratici e spirituali per svolgere questo servizio.
Il tema è: incoraggiare i giovani alla preghiera con l’aiuto della riunione dei giovani.
Intercessori: il “biglietto di preghiera”
Il primo consiglio pratico per incoraggiare i giovani alla preghiera è quello di iniziare con il pregare gli uni per gli altri nel privato, prima ancora di farlo pubblicamente nella riunione o nella comunità.
Distribuisci ad ognuno dei ragazzi un bigliettino su cui scrivere in privato il proprio nome e una richiesta di preghiera. Mischia poi i bigliettini e distribuiscili nuovamente, senza rivelarne il contenuto pubblicamente.
Ogni giovane si troverà una richiesta, privata, di un altro membro della riunione. Sarà suo il compito di pregare per quella persona e, se lo desidera, chiedere come sta andando quella situazione, quella battaglia, quel motivo di preghiera. Ricorda di tanto in tanto ai giovani di farlo ed esorta a condividere le vittorie che certamente il Signore concederà a motivo di quelle intercessioni!
Così facendo i giovani sapranno che una persona sta pregando per quanto scritto, essendone incoraggiati, e saranno responsabilizzati a ricevere “in affido” un bisogno di un’altra persona, da mettere davanti a Dio. Un piacevole “effetto collaterale” potrà essere il veder nascere relazioni cristiane tra i giovani, per la crescita spirituale di ciascuno, insieme (su questo tema ragioneremo più approfonditamente nel prossimo articolo).
Intercessori: la palestra spirituale
Incoraggiare i giovani alla preghiera nella riunione dei giovani è spesso sottovalutato, in realtà, a maggior ragione nelle chiese medio-grandi, la riunione dei giovani rappresenta un utile “step intermedio” per prendere coraggio e pregare poi nei culti comunitari.
Come incoraggiare?
- Trasmetti l’importanza e chiama a pregare
Il primo modo per farlo è sicuramente parlarne, spiega loro cos’è la preghiera, parlane, dibatti con loro su cosa spinge e cosa può frenare dal farlo. Incoraggia i più coraggiosi a pregare non solo alla riunione dei giovani ma anche al culto.
Se il Signore ti guida a farlo, dedica delle serate della riunione dei giovani alla preghiera o con un importante spazio di preghiera.
Prega coi giovani prima di un servizio, prima di un incontro, di un raduno o qualsiasi altra cosa.
Inoltre, chiedi al Signore il discernimento, per comprendere, nei momenti di adorazione della riunione, chi sta ricevendo benedizione da Dio, chi vorrebbe pregare ma non ne ha il coraggio, chiamalo/a a farlo e sarai quella spinta che sbloccherà un cuore timido.
- Dimostra l’importanza
Prima ancora delle parole, ciò che viene trasmesso con maggiore efficacia è il tuo esempio. Sii un responsabile dei giovani che prega, privatamente e nella comunità, e i tuoi giovani pregheranno guardando a te. Se non sarai un responsabile dei giovani che prega, come potranno i giovani essere spinti a farlo?
- Non giudicare e non temere il silenzio
Anche se potrebbe sembrare banale sottolinearlo, voglio ricordarti di non giudicare, a voce e nel tuo cuore, una preghiera di qualche giovane che non ti sembra perfetta.
Ricorda le tue prime esperienze, i tuoi giganti, e poi incoraggialo, correggilo con parsimonia e dolcezza, e apprezza i suoi sforzi come se stessi curando una piccola e delicata pianticella, che con mille sforzi tenta di crescere e di abbattere i suoi giganti.
In ultimo voglio incoraggiarti a fuggire dalla tentazione di riempire i silenzi, spingili alla preghiera, personale e ad alta voce. Non riempire i silenzi con troppi canti o con troppe tue parole. Pazienta, nel silenzio c’è qualcuno che sta combattendo con sé stesso se alzare la voce o non farlo, dai il giusto tempo e intercedi.
Intercessori: “il mio mattone”
L’ultimo consiglio di questo articolo è una piccola “strategia visiva” per trasmettere un messaggio importante. Sappiamo molto bene che il Signore opera quando i Suoi figli pregano insieme per uno scopo, come far comprendere questo concetto?
L’immagine trae spunto dall’episodio di Neemia, in cui il popolo unito stava ricostruendo le mura di Gerusalemme. Tutti quanti insieme, infatti, “una mano alle mura e una alle armi”, cooperavano con gli altri per completare l’opera.
Ogni preghiera di un giovane può essere paragonata ad un mattone di queste mura.
Con le preghiere insieme di tutti i ragazzi (e quindi con un pari consentimento biblico) l’opera sarà compiuta, quel bisogno sarà esaudito, quel caso sarà portato davanti a Dio, quel caro sarà protetto come da un “muro” di preghiere spirituali del gruppo dei giovani.
Come le mura traggono beneficio e utilità dalla presenza di tutti i mattoni, che quindi proteggono da ogni lato, così le preghiere di tutti i giovani insieme saliranno al trono del nostro Dio, che è misericordioso e pronto a operare.
Disegna un mattone su di un foglio e, se siete in cerchio, posa un foglio ai piedi di ogni giovane che ha pregato. Man mano che tutti pregheranno (magari in una serata di preghiera) si vedrà un vero e proprio “muro” comporsi, che darà immagine visiva al tuo insegnamento.
Tutti i giovani insieme, uniti, per vedere la gloria di Dio!
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Simone Colella