Evangelizzare è bellissimo, ma non è né facile né scontato
Vediamo insieme sette errori da evitare quando c’è bisogno di evangelizzare. Naturalmente ci faremo aiutare dalla Bibbia, nei versetti che troviamo in Colossesi 4:2-6.
1. Non pregare
Perseverate nella preghiera… pregate… affinché Dio ci apra una porta per la parola.
Colossesi 4:2, 3
Se dobbiamo evangelizzare non possiamo non pregare: prima, durante e dopo. Nel momento in cui chiediamo aiuto a Dio, cerchiamo la guida dello Spirito Santo e prepariamo la nostra mente saremo veramente efficaci. Vogliamo trovare le parole giuste? Vogliamo vedere risultati? Vogliamo avere un vero impatto sugli altri? Preghiamo!
2. Pensare che evangelizzare sia un’opzione
… che io lo faccia conoscere, parlandone come devo
Colossesi 4:4
Se siamo nati di nuovo non possiamo non parlare agli altri di Gesù, perché è Gesù stesso che ha detto “andate e predicate” non “andate e predicate se vi va”. Sei un timidone/timidona? Puoi evangelizzare, non per forza mettendoti ad urlare al centro di una piazza. Sei pigro/pigra? Con Dio puoi sconfiggere la tua pigrizia. Non parli bene? Puoi chiedere allo Spirito Santo di aiutarti (vd. punto 1).
3. Non cercare la saggezza
Comportatevi con saggezza verso quelli di fuori…
Colossesi 4:5a
Evangelizzare non significa limitarsi a passare di mano in mano un volantino e dire due o tre frasi di circostanza quando la chiesa organizza una giornata particolare, significa parlare e comportarsi nel modo giusto, guidati dal Signore, costantemente. Se leggiamo Proverbi 2 vediamo che la saggezza è qualcosa che si acquisisce con il tempo, che coltiviamo con la preghiera, l’istruzione e la comunione con Dio. Con la saggezza la nostra testimonianza avrà un grande valore!
4. Sprecare tempo
… recuperando il tempo
Colossesi 4:5b
Se vogliamo evangelizzare in maniera efficace, non dobbiamo sprecare tempo. Sfruttiamo ogni occasione per evangelizzare, non cediamo alla tentazione di rimandare. Quando si tratta di far conoscere agli altri la salvezza, ogni momento può essere buono se lo facciamo nel modo giusto (vedi i prossimi punti).
5. Essere rudi, polemici o (addirittura) offensivi
Il vostro parlare sia sempre con grazia …
Colossesi 4:6a
Non c’è niente di peggio che imbastire polemiche o dare giudizi affrettati quando si parla con gli altri. Deve essere lo Spirito Santo a convincere di peccato gli altri, non noi. Non supponiamo niente sulla vita di chi abbiamo appena incontrato, non sappiamo cosa pensano né cosa hanno vissuto (lo Spirito Santo sì!). Possiamo parlare di cose “scomode”, ma nella maniera giusta.
6. Essere insipidi
… condito con sale …
Colossesi 4:6b
Dobbiamo fare la differenza. L’Evangelo non è un messaggio come un altro, evangelizzare significa mettere di fronte le persone a una scelta precisa con chiarezza e onestà. Non mischiamo l’Evangelo con ragionamenti e approcci umani che tendono a nascondere realtà “scomode” come il peccato o il giudizio, ma d’altro canto non scordiamoci l’amore e la grazia. Il sale deve essere dosato con cura, ma se non ce n’è proprio presenteremo agli altri un “piatto” senza sapore. C’è una bellissima parola che esprime tutto questo, ma molto rara: parresia. Significa “libertà di parlare, franchezza”, ed è quello che distinse gli apostoli, che li aiutò a mettere sottosopra il mondo.
7. Fare un monologo
… per sapere come dovete rispondere a ciascuno.
Colossesi 4:6c
Gesù, i discepoli e gli apostoli dialogavano con chi avevano davanti. Sapevano che ogni persona è diversa, ha le sue esperienze e vive le sue difficoltà in modo unico, per questo li lasciavano parlare. Ogni persona ha i suoi dubbi e le sue opinioni su Dio, su Gesù e sulla fede … a noi sta rispondere e presentargli l’Evangelo. Se siamo attenti a ciò che gli altri ci dicono, se dimostriamo di saper ascoltare, potremmo avere meravigliose opportunità di evangelizzare. Viviamo in un’epoca in cui nessuno sembra ascoltare e la nostra prima testimonianza potrebbe proprio essere questa.