fbpx

Il Vero Messaggio del Cantico dei Cantici

 

Dopo l’esibizione di Roberto Benigni al festival di Sanremo 2020, si è tornato a discutere di Bibbia, in particolare del libro del Cantico dei Cantici. Quella del comico toscano è ovviamente un’interpretazione personale frutto della sua visione del mondo, ma andiamo ad esplorare davvero com’è fatto e qual è il suo messaggio …

 

 Chi l’ha scritto? Salomone

Qual è il tema? Il dono e la bellezza dell’amore coniugale

Quando è stato scritto? ca. 960 a.C.

 

Una poesia per tutti

 

Il nome ebraico di questo libro significa letteralmente “Cantico dei Cantici”, espressione che indica il componimento come il “miglior” o “più grande” cantico nuziale mai scritto, e tale era considerato dagli Israeliti, popolo di Dio.

 

Gli studiosi della Bibbia concordano nel ritenere il re Salomone scrittore di questo libro (1:1). Egli fu uno scrittore molto versatile, perché compose almeno mille cantici (1 Re 4:32). Il suo nome appare nel primo versetto, che gli attribuisce la paternità dell’opera e in altri sei versetti del libro stesso (1:5; 3:7, 9, 11; 8:11, 12). Salomone è anche identificato come lo sposo.

 

Originariamente il libro potrebbe essere stato un insieme di poemi che Salomone condivise con la propria sposa. Otto capitoli contengono riferimenti ad almeno sedici diverse specie di animali e ventuno varietà di piante. Salomone fece molti studi su entrambi questi soggetti e li citò in molti dei cantici (1R 4:33).

 

I riferimenti geografici nel libro indicano dei luoghi della terra di Israele, suggerendoci che fu composto prima che la nazione si dividesse tra Regno del Nord e Regno del Sud (per conoscere la storia della divisione di Israele sotto il regno di Salomone, vd. 1 Re 12-14 e 2 Cronache 10, 11).

 

Salomone probabilmente compose il libro nei primi anni del suo regno, molto tempo prima di prendere per sé 700 mogli e 300 concubine (mogli nel senso legale del termine, ma a uno stato sociale più basso, 1 Re 11:3). Infatti, come potrebbe aver usato un tale linguaggio e così belle espressioni d’amore per una donna, se aveva già tante mogli e tante concubine (6:8)?

 

La Sulamita, probabilmente, divenne sua sposa e sua prima moglie prima dell’ascesa al trono (3:11). Il riferimento alle altre donne, che troviamo in 6:8, potrebbe riflettere la situazione di Salomone al tempo in cui il libro fu formalmente pronto per la pubblicazione.

 

Il Cantico dei Cantici descrive la Sulamita come una ragazza del tutto comune, proveniente dalla campagna. Era bella e Salomone ne fu profondamente e appassionatamente innamorato, come uno potrebbe esserlo del suo primo amore.

 

Poiché questo libro era usato nelle letture per il servizio di adorazione pubblica, il Cantico dei Cantici divenne uno dei cinque rotoli della terza parte della Bibbia ebraica, chiamati gli agiografi, “gli Scritti Sacri”.

 

Ciascun rotolo era letto pubblicamente a una delle feste annuali ebraiche o in occasione di uno degli eventi commemorativi celebrati per onorare e ricordare un evento particolarmente importante. Il Cantico dei Cantici doveva essere letto durante la Pasqua (vd. articolo La Pasqua, pag. 125).

 

Un modello bilanciato della sessualità

 

Questo libro, ispirato dallo Spirito Santo, fu incluso nella Bibbia perché l’uomo potesse sapere che Dio è Colui che ha stabilito l’istituzione del matrimonio e affinché le Sue creature potessero viverlo con amore e gioia.

 

Il libro di Genesi ci rivela che il dono del matrimonio fu dato da Dio ancor prima che Adamo ed Eva peccassero, determinando la corruzione del genere umano (Ge 2:18-25). Sebbene il peccato abbia danneggiato la comprensione stessa di questo importante legame dell’esperienza umana, il Signore vuole che ogni relazione sessuale debba essere esclusivamente fra uomo e donna, all’interno del vincolo del matrimonio.

 

Per questa ragione il Cantico dei Cantici ci provvede l’equilibrio corretto, il modello ben bilanciato tra i due estremi che gli uomini adottano con più frequenza rispetto alla loro vita sessuale:

  1. Molti vogliono rigettare i vincoli e l’impegno matrimoniale per abbandonarsi a pratiche sessuali e stili di vita che Dio ha dichiarato illeciti e offensivi nei Suoi confronti;
  2. Altri invece vedono il sesso esclusivamente come mezzo per la procreazione.

 

Cerchi interconnessi

 

L’analisi del libro del Cantico dei Cantici può risultare difficile, perché non si muove in modo sistematico, ordinato e logico dal primo capitolo all’ultimo. Esso segue piuttosto una sistemazione ciclica, come fosse composto da una serie di cerchi interconnessi, che si sviluppano intorno al tema centrale dell’amore.

 

È costituito da 6 strofe o unità poetiche, ciascuna delle quali tratta di un aspetto del rapporto d’amore di Salomone con sua moglie (1:2–2:7; 2:8–3:5; 3:6–5:1; 5:2–6:3; 6:4–8:4; 8:5-14). La moglie, ancora vergine, è descritta come “un giardino serrato” (4:12) e la consumazione del matrimonio come l’ingresso in quel giardino per goderne i frutti (4:16; 5:1).

 

La maggior parte delle conversazioni si svolge tra la sposa (la giovane Sulamita), Salomone (il re) e un gruppo di amici della sposa e dello sposo, chiamati “i figli di Gerusalemme”. Lo sposo e la sposa sono così innamorati l’uno dell’altra che, quando sono insieme, si sentono pienamente soddisfatti.

 

Quando invece sono separati, desiderano la presenza l’uno dell’altra. L’apice del Cantico dei Cantici è nei versetti 6 e 7 del capitolo 8, che sottolineano la forza e la durata del vero amore.

 

Caratteristiche uniche

 

Il Cantico dei Cantici ha quattro importanti caratteristiche.

  1. È l’unico libro nella Bibbia che tratta esclusivamente l’amore condiviso tra lo sposo e la sua sposa. Il libro usa un linguaggio che riflette la gioia dell’amore matrimoniale e, in modo particolare, la gioia abbondante di quanti sono sposi novelli.
  2. È una speciale opera d’arte letteraria, piena di immagini ragionate, ma allo stesso tempo passionali, prese principalmente dal mondo naturale. Le varie metafore, simboli e linguaggi descrittivi, trasmettono l’emozione, la potenza e la bellezza dell’amore romantico in una coppia di sposi. La Bibbia considera questo scambio di sentimenti e passioni completamente puro e onorevole.
  3. È uno dei pochi libri dell’Antico Testamento a non essere citato nel Nuovo Testamento.
  4. È uno dei due libri dell’Antico Testamento (cfr. il libro di Ester) che non menzionano specificatamente Dio nel testo (sebbene alcuni manoscritti contengano un riferimento al Signore in 8:6).

 

Verità eterne

 

Il Cantico dei Cantici tratta un tema ripreso poi nell’epistola agli Ebrei: “Il matrimonio sia tenuto in onore da tutti e il letto coniugale non sia macchiato da infedeltà” (Ebrei 13:4). Ciò significa che l’amore tra due coniugi è benedetto dal Signore, che lo considera puro.

 

I credenti, perciò, dovrebbero sentirsi liberi di gioire l’uno dell’altro, coltivando il loro rapporto nel rispetto delle norme stabilite da Dio.

 

Molti interpreti vedono questo libro innanzitutto come un’allegoria (uno scritto che si serve dei simboli o di un linguaggio figurativo per rappresentare altre realtà) profetica. Il Cantico dei Cantici, cioè, descriverebbe in modo simbolico la relazione d’amore tra Dio e Israele o tra Cristo e la Chiesa, la Sua sposa (cfr. Efesini 5:25-28; Apocalisse 19:7).

 

La Bibbia, però, non fa mai riferimento in modo esplicito a Salomone come figura di Cristo. Tuttavia, molti passi importanti del Nuovo Testamento usano i termini propri di una relazione coniugale per descrivere l’amore di Cristo per la Sua Chiesa (2 Corinzi 11:2; Efesini 5:22-33; Apocalisse 19:7-9; 21:1, 2, 9).

 

Per questa ragione il Cantico dei Cantici può essere utilizzato correttamente per illustrare la qualità dell’amore che esiste tra Cristo e la Sua sposa, cioè la Chiesa. Questo è un amore esclusivo e profondo, che non lascia spazio all’infedeltà.

 Tratto dalla Bibbia da Studio “Spirito e Vita”
edita da ADI-Media

Condividi questo articolo con i tuoi amici!

Ricevi le nostre ultime notizie da Google News

In evidenza

Potrebbe interessarti anche....