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Capiamo insieme il rapporto fra Bibbia e Scienza

 

Quando si parla del rapporto fra la Bibbia e la Scienza molto spesso ciò che viene in mente è la profonda e violenta discussione fra due parti opposte, ognuna pronta a difendere a spada tratta le proprie convinzioni: gente che si scaglia selvaggiamente contro altre persone trattando di argomenti come “il creazionismo vs l’evoluzionismo”, oppure “teismo vs ateismo” ecc.

 

Quello però di cui non ci si rende conto è che la posizione della Scienza (e dello scienziato individuale) non è di per sé contraria alla Fede in Dio. Nella storia umana sono state tante (e lo sono tuttora) quelle persone che pur trattando di scienza hanno creduto nell’esistenza di Dio, e soprattutto del Dio della Bibbia. Per queste persone la Fede in Dio e la Scienza non sono così inconciliabili come molto spesso si crede.

 

Ma allora, stando a quanto detto, perché esiste un conflitto tra la Bibbia e la Scienza? E soprattutto, si può evitare? Ci può essere una qualche forma di accordo?

 

Tentiamo di dare una risposta, seppur introduttiva e sicuramente non esaustiva, alla prima domanda.

 

Molto spesso il disaccordo fra la Bibbia e la Scienza nasce a motivo della diversa concezione che una persona può avere di questi due argomenti. Infatti, quello che solitamente accade è che una persona decide di difendere una posizione rispetto ad un’altra solo a motivo di una preferenza presa “per simpatia”.

 

È un po’ come quando in una partita di calcio si tifa per la propria squadra del cuore: se durante il match un giocatore della nostra squadra commette un fallo grave, da espulsione, tendiamo a volerlo giustificare, dicendo che è scivolato, o che è entrato in maniera scomposta non volendo o chissà quale altra strana cosa può essere accaduta; d’altro canto se però l’arbitro o un giocatore della squadra avversaria commette un’ingiustizia nei confronti di un giocatore della nostra squadra gliene diciamo di tutti i colori…

 

Questo è quello che più o meno succede quando si affrontano disaccordi tra Fede e Scienza: chi predilige un approccio puramente scientifico solitamente ritiene la Fede (ed in particolar modo il dato Biblico) come qualcosa di leggendario, pieno di miti e favolette inventate da popoli antichi e perciò retrogradi, mentre chi favorisce un approccio puramente religioso (diremmo addirittura bigotto) vede la Scienza come uno strumento creato dal nemico per portare in perdizione più persone possibili.

 

Ovviamente questa visione è un po’ estrema, ma anche in una visione più distesa del conflitto il problema sorge perché c’è uno squilibrio nell’autorità che viene data ad una delle due parti.

 

Qual è dunque l’atteggiamento migliore da avere, ed in particolare, in quanto giovani credenti, come dobbiamo approcciarci a questi argomenti?

 

Parlando a dei credenti, la risposta che vogliamo dare è che:

La Scienza di per sé si basa su congetture, ovvero su interpretazioni umane del mondo fisico che ci circonda. Per questo motivo, essendo creata dall’uomo, è soggetta ad errori, può sbagliare, ed è vera fintanto che non si trovi un’osservazione che dimostri il contrario;

La Bibbia, per un credente, è la Parola di Dio, ed in quanto tale è la fonte della verità, e tutte le affermazioni ivi contenute sono senza errore; detto questo però vogliamo sottolineare che, così come i fenomeni naturali sono interpretati attraverso teorie scientifiche, anche il testo Biblico è soggetto ad interpretazioni umane, che possono essere corrette oppure totalmente erronee;

 

L’approccio giusto, dunque, dovrebbe essere dei più oggettivi e intellettualmente onesto. Chiaramente questo non è per niente facile. In fin dei conti ognuno di noi, essendo umano, è soggetto in ogni caso a sbagliare, ma con la guida dello Spirito Santo si può riuscire a trovare un accordo, o almeno evitare il conflitto.

 

Un altro motivo che a volte conduce al conflitto tra Bibbia e Scienza è l’erronea comprensione del ruolo che queste due hanno. La Scienza ha come primo e fondamentale scopo quello di riuscire a spiegare la realtà naturale che ci circonda, cioè la comprensione di tutti i fenomeni di natura fisica, chimica, biologica che caratterizzano il mondo in cui ci troviamo, dal sorgere del sole la mattina, al perché quando una persona cade si sbuccia il ginocchio, dall’aurora boreale al perché si accende una lampadina quando spingo l’interruttore della luce ecc…

 

Lo scopo della Bibbia, di contro, non è quello di voler spiegare tutte le leggi naturali esistenti (seppure in piccole porzioni del testo Biblico si evincono alcune di queste), ma è quello di manifestare il piano di Dio per la salvezza di tutta l’umanità.

 

Detto in parole povere, non possiamo pensare di poter spiegare tutto (e con tutto intendiamo ogni fenomeno, sia esso naturale e non) attraverso le conoscenze scientifiche ad oggi ottenute, e altresì non possiamo pretendere che la Bibbia debba dare spiegazioni di tutte le leggi naturali esistenti.

 

Compreso questo non siamo arrivati ad una vera e propria risoluzione del problema, perché chiaramente vi saranno sempre degli argomenti di confine tra le due discipline, però abbiamo sicuramente posto dei paletti per meglio muoverci in questo discorso.

 

Qualora si presenti un conflitto apparente, sarà nostro compito capire dov’è il bandolo del problema e se può essere individuata una soluzione.

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