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Oroscopi? No grazie

oroscopo

 

Professore, lei non crede agli oroscopi e poi crede in Dio”: questo articolo nasce dallo sconforto generato da questa affermazione di una mia studentessa.

 

Sconforto, perché, a dispetto del grado di conoscenza e cultura di cui si vanta la nostra società, la confusione sull’attribuzione di pesi e valori ad alcuni ambiti è sorprendente (in senso negativo). Fede ed astrologia, infatti, non giacciono sullo stesso livello!

 

A prescindere dall’essere credenti o meno: le predizioni sulle vite degli individui fatte in base a determinate posizioni e configurazioni degli astri in un dato momento non possono paragonarsi al meraviglioso e organico piano di salvezza di Dio per l’umanità presentato in maniera strutturata attraverso le Scritture.

 

Anche solo filosoficamente parlando, sono questioni nettamente non confrontabili.

 

 

Previsioni sbagliate

 

Come di consueto, in prossimità di un’ulteriore rivoluzione completa della Terra attorno al Sole, si moltiplicano gli oroscopi per il nuovo anno con auspici e presunti avvertimenti sulle vicende individuali delle donne e degli uomini.

 

Facendo una semplice ricerca sul web, si può subito verificare come al termine del 2019 gli oroscopi relativi al 2020 si siano rivelati completamente errati e le predizioni siano andate in direzioni opposte alla realtà a causa della pandemia da Covid-19 e dei diversi lockdown che hanno costretto buona parte della popolazione mondiale ad asserragliarsi nelle proprie case.

 

Effettuando poi un confronto preciso delle varie previsioni astrologiche indirizzate alla stessa persona, ma estrapolate da fonti diverse (come due o più giornali, siti “specializzati” o app dedicate e purtroppo molto diffuse fra i giovanissimi), si può avere riprova dellincongruenza di certi profili, che sono spesso così vaghi e generici da potercisi ritrovare comunque, a prescindere dalla propria specificità zodiacale (leggi il significato dell’Effetto Barnum o Forer).

 

A questo proposito, occorre ricordare che i segni zodiacali, cioè quell’insieme di costellazioni che il Sole attraversa nel proprio moto apparente annuo osservato dalla prospettiva terrestre, non sono dodici, bensì tredici, essendo l’Ofiuco o Serpentario un segno non contemplato da chi, qualche millennio fa, aveva intravisto queste figure animali, umane e di fantasia, proiettate nella volta celeste: beh, certo, a nessuno piace essere del segno dell’Ofiuco!

 

Gli oroscopi non hanno validità scientifica

 

Osservare il cielo è stata una delle attività più antiche a cui l’uomo vi si sia dato. Vedere nei complessi moti dei corpi celesti, nelle loro posizioni in relazione ad un dato evento (quale la nascita), una qualche influenza     sulle vicende umane è stato un esercizio che ha tenuto impegnate molte menti nel corso dei secoli, fornendo non pochi guadagni ai loro promotori. Non a caso, ancora oggi lastrologia (che non è una scienza)  viene confusa con lastronomia (che invece è una scienza): un suffisso differente che demarca un abisso in termini di approcci e capacità di analisi del reale.

 

Infatti, già durante gli anni della Rivoluzione Scientifica, periodo che inizia proprio nel 1543 con la pubblicazione dell’opera di Copernico sull’eliocentrismo, gli scienziati avevano abbandonato la pratica della preparazione degli oroscopi, riconoscendone linfondatezza dal punto di vista fisico e matematico.

 

Inoltre, nel II secolo a.C. un astronomo, Ipparco di Nicea, scoprì un fenomeno complesso chiamato “precessione degli equinozi”, un movimento lento della Terra dovuto a piccoli, ma inesorabili, contributi  della forza di gravità che nel corso dei millenni diventano significativi.

 

Grazie alla conoscenza di questa precessione, oggi possiamo comprendere facilmente che i punti di riferimento celesti nei secoli si sono spostati, come ad esempio la stella che ci indica il Nord (attualmente la    stella Polare). Sapendo questo fatto scientifico, in altri termini, siamo sicuri che le stelle che fanno da sfondo al moto apparente del Sole cambiano nel tempo ed i segni zodiacali del passato non coincidono con   quelli attuali.

 

Moltissimi giovani rimangono oltremodo stupefatti nel constatare che le loro “certezze” sull’appartenenza    ad un certo segno (e affinità variopinte) vengono sgretolate in pochi minuti da un semplice software di simulazione del cielo che riproduce l’esatta configurazione degli astri al momento della propria nascita!

Provare per “credere”! Senza contare gli esperimenti che confutano qualsiasi correlazione fra personalità e  tema natale (Carlson, “A double-blind test of astrology”, 1985, Nature).

 

No: gli oroscopi non hanno validità scientifica!

 

Il consiglio biblico

 

In un’epoca in cui i popoli caldei sacrificavano le vite dei loro figli al dio Moloch, gli Israeliti avevano avuto  precise indicazioni da parte del Signore circa pratiche segnatamente sbagliate:

 

Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago” (Deuteronomio 18:10).

 

In abbondante anticipo sui tempi, Dio aveva messo in guardia il Suo popolo dall’affidarsi a persone che non facevano il loro bene.

La scelta dipendeva dalla fiducia in Dio rispetto al comune sentire dellepoca.

 

Tu sarai integro verso il Signore Dio tuo; poiché quelle nazioni, che tu spodesterai, danno ascolto agli astrologi e agli indovini. A te, invece, il Signore, il tuo Dio, non lo permette” (Deuteronomio 18:13-14).

 

Potrebbe suonare eccessivamente perentorio alle nostre orecchie moderne l’imperativo “a te non lo permette”, ma in tutta la Bibbia il Signore non fa altro che fornirci indicazioni per il nostro bene, aldilà di ciò    che a noi appare conveniente in quel momento specifico. Ai tempi di Mosè non si conoscevano tante nozioni di meccanica celeste né si aveva la possibilità di fare studi comparati, ma il popolo d’Israele doveva evitare di sprecare tempo, risorse economiche e mentali per andare dietro a ciò che biblicamente potrebbe  essere definito vanità, cioè vuoto di questioni degne di nota! Avere fede non significa affidarsi al cieco caso o destino, ma avere la fiducia che Dio indirizzerà la propria vita per ciò che possiamo definire lottimo!

 

Nei versi successivi, in Deuteronomio, troviamo nel dettaglio invece Chi dobbiamo ascoltare:

Per te il Signore, il tuo Dio, farà sorgere in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta come me; a lui darete ascolto!” (Deuteronomio 18:15)

 

Si parla di Gesù, di Colui che porta vera certezza di Vita, chiarezza di prospettive, un futuro eterno, il    riposo che spesso si cerca in pratiche futili e persino dannose:

Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28).

 

Il riposo di Gesù è anche calma rispetto allirrequietezza dellanimo che cerca di trovare risposte in attività che portano a un impoverimento, non solo economico.

 

Dio non costringerà l’umanità a fare ciò che non desidera, ma lascerà ad ognuno la possibilità di esercitare il    libero arbitrio ed anche la piena facoltà di sbagliare. Il Signore, però, non vorrebbe che noi sbagliassimo e quindi il Suo invito rimane lo stesso di sempre:

Figliuol mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie” (Proverbi 23:26).

 

Ci sono tanti ladri (fisici, intellettuali, spirituali) nelle nostre esistenze che possono rubare, ammazzare e distruggere, ma Gesù ricorderà a chi vorrà ascoltare che: “…io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano  in abbondanza” (Giovanni 10:10).

Giovanni Palamara

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