Caro RdG,
non so in che periodo dell’anno stai leggendo questo articolo.
Forse è uno di quei momenti in cui un anno è appena terminato e un altro sta iniziando.
A prescindere da quale momento sia, forse è per te un tempo di progetti e buoni propositi. Il Signore mi e ti invita a riflettere con attenzione su alcuni aspetti prima di avviarci lungo il cammino del fare, affinché tali progetti non rimangano buoni propositi ma possano diventare tempo di azioni e frutti.
Gesù disse in Luca 14:28-30: “Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire? Perché non succeda che, quando ne abbia posto le fondamenta e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno comincino a beffarsi di lui, dicendo: “Quest’uomo ha cominciato a costruire e non ha potuto terminare.”
Se sei nella giusta direzione (Guarda prima alla direzione, poi alla velocità), il tuo desiderio è quello di dedicarti con tutto il cuore ai giovani, alla “ricostruzione delle mura e a stare sulla breccia” in favore del giovani, come Neemia e il profeta (Ezechiele 22:30), sappi che stiamo piegando le ginocchia per te.
Allo stesso tempo, sappi che ci sono 3 step che devi necessariamente prendere in considerazione per arrivare in fondo alla corsa e terminare la costruzione della torre, perché “la fine conta più del principio”.
STEP 1: nei tuoi progetti, hai messo a budget le opposizioni?
Le opposizioni non sono un errore del progetto
In altre parole, “carissimi, non vi stupite per l’incendio che divampa in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. Anzi, rallegratevi in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo…” (1 Pietro 4:12-13a)
Non sarà semplice gestire la pressione, l’insistenza delle minacce e il “gran rumore” che vorrebbero intimidirci. In realtà questo rumore è un buon segno, significa che siamo nella giusta direzione, che le nostre intenzioni sono sincere e che è il Signore che sta producendo in noi il volere e l’agire.
Se Dio non è con noi, gli oppositori non faranno guerra all’opera a cui ci stiamo dedicando.
Se Dio è con noi, gli oppositori ci faranno guerra per ostacolarci, distrarci, scoraggiarci.
Grazie Signore per le opposizioni che ci testimoniano che siamo nella Tua volontà.
STEP 2: esamina bene ogni cosa e fortificati nel Signore
Neemia ricostruì le mura di Gerusalemme in 52 giorni e, quando i nemici lo seppero, tutte le nazioni circostanti furono prese da timore e provarono grande umiliazione perché riconobbero che questa opera si era compiuta con l’aiuto di Dio (Neemia 6:16).
Nel realizzare il suo progetto incontrò un crescendo di opposizioni, la cui intensità aumentava con il progredire dei lavori. Neemia era determinato, coraggioso e capace, ma prima di ogni cosa aveva un intimo rapporto con Dio e a Lui si rivolse con tutto il cuore per affidarGli ciò che stava accadendo e la Bibbia ci dice che Neemia si fortificò nel Signore: “Ma ora, o Dio, fortificami!” (Neemia 6:9)
Molte volte il maligno cerca intimorirci distorcendo la realtà attorno a noi per farci cadere nell’errore, sussurrandoci di abbandonare i lavori e di togliere la mano dall’aratro.
Nel caso di Neemia, gli oppositori pagarono uomini per impaurirlo e spingerlo a peccare così da poterlo diffamare con l’inganno e la maldicenza per comprometterne la reputazione.
In alcuni casi accadrà anche in buona fede, credendo di rendere un servizio al Signore.
Per essere chiari: accadrà che parleranno male di te, anche a tua insaputa.
Mettilo in conto, farà male e devi saperlo.
Ma tu, esamina bene ogni cosa. Accertatene personalmente e confida nel Signore con tutto il cuore. Non appoggiarti sul tuo discernimento e concentrati solo nel riconoscerLo in tutte le tue vie. Non farne una questione personale, ti prego resisti e fidati del Signore, vinci il male con il bene e segui l’esempio perfetto di Gesù che “oltraggiato non rispose agli oltraggi”; ama, sarà il Signore ad appianare i tuoi sentieri. (Proverbi 3:5,6).
Sii consapevole che se il Signore ti sta benedicendo, incontrerai tanti momenti difficili.
Ma tu, come scrisse Paolo agli Efesini, fortificati nel Signore e nella forza della Sua potenza.
Come Neemia e Davide molto tempo prima, vai a Lui e fortificati nel Signore.
Non ci sono altre soluzioni, non puoi fare “una limonata con una patata”, le tue forze non sono adatte né sufficienti a questa battaglia, fortificati nel Signore.
STEP 3: non lasciarti distrarre, “guarda la palla”
Nel tennis, sport psicologicamente violento (sei solo in campo con il tuo avversario), il primo avvertimento che i maestri danno ai loro allievi, di qualunque età e provenienza essi siano, è “guarda la palla, fissala, fino all’impatto, non perderla mai di vista”.
Come è possibile? È veramente necessario specificarlo e insistere su questo punto?
Sembrerebbe scontato, la palla è l’oggetto centrale di questo sport, ciò che gli avversari si lanciano e contendono da una parte all’altra del campo e che determina il risultato, eppure è e rimane un must per ogni età e per ogni livello di giocatore.
Con Neemia, svaniti i vari tentativi, gli oppositori cambiarono tattica e cercarono di distogliere Neemia dal lavoro, portandolo su un altro campo di battaglia.
Quando i più nobili sentimenti di Neemia stavano per essere macchiati dalla diffamazione di coloro che affermarono il falso riguardo le sue intenzioni, insinuando che fosse mosso dalla volontà di proclamarsi lui stesso re, Neemia non si lasciò distrarre e mantenne lo sguardo “fisso sulla palla”, non si lasciò coinvolgere dalle voci che correvano.
Seppe custodire il suo cuore perché sapeva Chi aveva prodotto in lui il volere e l’agire.
Non si fece trascinare in dispute insensate o chiacchiere profane; liquidò i suoi nemici rispondendo semplicemente che le cose non stavano come dicevano ed erano loro che le stavano inventando; mise in pratica le sagge esortazioni che l’apostolo Paolo avrebbe rivolto a Timoteo molti anni dopo: “sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. Nessuno, prestando servizio come soldato, s’immischia nelle faccende della vita, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato.” (2 Timoteo 2:2)
Che esempio meraviglioso ci ha lasciato il Signore: tre tentativi di distogliere Neemia dal concludere l’opera e tre risposte ferme e chiare (in futuro le approfondiremo), perché “… il popolo di quelli che conoscono il loro Dio, mostrerà fermezza e agirà” (Daniele 11:32).
Possano, queste tre risposte di Neemia, essere le nostre risposte quando ci troveremo di fronte agli oppositori:
– “io sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere. Il lavoro rimarrebbe sospeso se io
lo lasciassi per scendere da voi” (Neemia 6:3);
– “le cose non stanno come tu dici, ma sei tu che le inventi!” (Neemia 6:8);
– “un uomo come me si dà forse alla fuga? Un uomo come me potrebbe entrare nel tempio
e vivere? No, io non vi entrerò“. (Neemia 6:11)
In conclusione, imparando insieme da Neemia:
- mettiamo in conto il fatto che certamente incontreremo opposizioni, fortifichiamoci nella grazia che è in Cristo Gesù esaminando bene ogni cosa e imparando a distinguere quelli che sono da Dio da coloro che non lo sono e mentono.
- Non lasciamoci distrarre dagli inganni dell’avversario e custodiamo il nostro cuore evitando chiacchiere profane e dispute stolte ed insensate che generano solo contese.
- Rimaniamo sulla “direzione” che il Signore ci ha indicato e fissiamo lo sguardo su Gesù.
- Richiamiamo alla mente quello che il Signore ci ha detto e sforziamoci di presentare noi stessi davanti a Dio come uomini approvati, operai che non abbiano di che vergognarsi davanti a colui che li ha mandati. (2 Timoteo 2:14-21)
Caro RdG,
il Signore ti guidi e ti benedica…
“sii forte, fatti coraggio, e mettiti all’opera; non temere, non ti sgomentare;
perché il SIGNORE, Dio, il nostro Dio, sarà con te; egli non ti lascerà e non ti abbandonerà fino a che tutta l’opera per il servizio della casa del SIGNORE sia compiuta.”
(1 Cronache 28:20)
Andrea Sterbini