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Dio, il mio soccorso fin dall’infanzia

Foto di un Giovane che legge la Bibbia seduto a terra

 

Mi chiamo Alessio, ho 23 anni e voglio raccontarvi ciò che Dio ha fatto nella mia vita.

Prima che io nascessi i miei genitori, molto giovani, avevano già due figli e poche intenzioni di averne un altro. Sarebbe stato per loro, in quel momento, troppo impegnativo.

 

Per certi versi il mio arrivo fu quasi inaspettato. Una vicenda che non ha niente di straordinario, me ne rendo conto, eppure mi piace pensarla come un piccolo miracolo perché credo fermamente che anche se allora non ero nei piani di mia madre ero già nella mente di Dio.

 

Un episodio particolare

 

All’età di otto anni ho rischiato di perdere la vita perché, mentre ero in spiaggia, a causa di una serie di eventi, rimasi quasi completamente sepolto sotto la sabbia, senza aver modo di liberarmi. I miei fratelli raccontano che uno sconosciuto venne a soccorrermi, tirandomi fuori da quella brutta situazione. La cosa strana, però, è che non ci fu nemmeno il tempo di ringraziarlo che già quell’uomo non c’era più. Era come scomparso. Io sono sicuro che Dio aveva mandato un Suo angelo a salvarmi, e già da allora si prendeva cura di me!

 

Primi contatti con la fede cristiana

La mia famiglia è di fede cristiana evangelica e per questo motivo, fin da piccolo, ho ricevuto degli insegnamenti basati sulla Parola di Dio, la Bibbia. Sono sempre stato un figlio ubbidiente, mai irrispettoso nei confronti dei miei genitori. Andavo in chiesa con loro, frequentando le riunioni domenicali e infrasettimanali.

 

Tutto ciò mi piaceva, credevo in Gesù, credevo che era morto per i peccati dell’uomo e che poteva fare grandi cose nella mia vita, ma ciò non bastava. La Bibbia insegna che ognuno di noi ha bisogno di sperimentare personalmente Gesù nella propria vita, di incontrarLo, chiedendo il perdono dei propri peccati e accettando per fede il Suo sacrificio sulla croce.

 

Adolescenza e desideri giovanili: la pornografia

 

Non ho mai fatto abuso di alcolici, né mai fumato sigarette o fatto uso di sostanze stupefacenti; non frequentavo neanche discoteche o altri luoghi di aggregazione giovanile, perché mi era stato insegnato che per un giovane cristiano non erano dei luoghi adatti, anche se ci si divertiva e c’era della bella musica. Tuttavia ero schiavo della pornografia.

 

Ho iniziato a guardare contenuti immorali fin dall’età di dieci anni. Oggi riconosco che, tra i giovani ma anche tra gli adulti, la pornografia rappresenta una vera e propria piaga perché non coinvolge unicamente chi si accosta a questo mondo ma incide anche nel suo rapporto con gli altri.

 

Paura di addormentarmi

 

Nonostante fossi un ragazzo spensierato, a cui da un punto di vista umano non mancava nulla, la notte non riuscivo a dormire. Avevo costantemente paura che qualche macabra figura potesse presentarsi accanto al mio letto e farmi del male. Per questo motivo aspettavo con ansia il momento in cui il mio corpo non avrebbe più retto alla stanchezza di una giornata e sarei crollato in un sonno profondo.

 

Quando Dio arrivò nella mia vita

Nel corso degli anni passati a frequentare le riunioni in chiesa ho sentito diverse volte la presenza di Dio toccare il mio cuore. In più di un episodio ho sentito su di me la Sua benedizione senza prendere però la decisione di accettare Gesù nella mia vita. Ma un bellissimo giorno, il 2 maggio del 2011 – avevo solo 14 anni-, proprio durante una di quelle riunioni decisi, durante una preghiera, di arrendermi a Lui e di accettarLo come mio personale Salvatore.

 

Riuscii a sentire forte la Sua presenza e tutto l’amore che Egli provava per me. Mi sentivo di colpo libero da tutti i miei peccati. Da quel momento in poi tutto è cambiato: non ho più avuto problemi a dormire la notte, perché Dio è diventato la mia pace. La pornografia, che tanto aveva attanagliato la mia vita, non mi attraeva più. Io desideravo soltanto, con tutto il mio cuore, lodare e ringraziare Dio per ciò che era diventato per me, e per quello che aveva fatto.

 

Una nuova vita in Cristo Gesù

 

Quando, a scuola, cominciai a dire che Dio mi aveva cambiato mi presero per pazzo. Pensavano che qualcuno mi avesse fatto il lavaggio del cervello, ma io comprendevo invece esattamente cosa era accaduto nella mia vita: ciò che è scritto nella Bibbia si era avverato nel mio cuore. Dio mi aveva toccato e cambiato.

 

Volevo stare sempre stretto a Lui al punto di desiderare di essere già in cielo e avevo la certezza dentro di me che anche se per qualche motivo avessi perso la mia vita sarei andato con Lui.

 

Negli anni le difficoltà, le preoccupazioni non sono mancate e ammetto che non sempre sono stato fedele a Dio. La Bibbia però insegna che quando Dio salva e trasforma una vita, non la rende perfetta, ma suscita in essa un sano desiderio di piacere a Lui in ogni cosa. Nonostante le mie infedeltà, Dio ha continuato a essere fedele guidandomi e indicandomi la strada da seguire e le scelte da fare per piacerGli sempre più.

 

Posso riassumere la mia testimonianza in un versetto della Bibbia: “Poiché tu sei la mia speranza, Signore, Dio; sei la mia fiducia sin dalla mia infanzia” (Salmo 71:5).

 

 Testimonianza raccolta e trascritta da Francesco Piazza e Federica Costantini 

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