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La storia di Alessia: la cosa che ho sempre amato di Dio

 

Di Dio mi ha sempre affascinata il Suo amore incondizionato verso i peccatori.

Questo per me è stato qualcosa di fondamentale: sentirmi amata da qualcuno nonostante fossi immeritevole di quell’amore.

 

Mi chiamo Alessia, ho 28 anni.

 

Una Vita Normalmente Difficile

 

Sono nata in una famiglia di fede cattolica e sottolineo questo dettaglio perché in qualche modo ha sempre influito nella mia vita.

 

Il contesto in cui sono cresciuta è stato molto particolare a causa del clima familiare, molto spesso assistevo a delle liti abbastanza violente o ad altri episodi poco felici. Inoltre, molto piccola, mi sono ritrovata a vivere delle situazioni spiacevoli che hanno segnato in modo negativo il corso degli anni successivi, in tutto ciò però, se non in determinati momenti, sono sempre stata una bambina tranquilla.

 

Nel frattempo, mia madre ha conosciuto Gesù, il vero Dio, attraverso una collega di lavoro, quel Gesù che avrebbe potuto cambiare la situazione in cui vivevamo; ma nonostante lei si impegnasse a farmi frequentare la chiesa evangelica e qualche riunione in casa, ciò non è bastato a colmare quel senso di vuoto e quel bisogno costante di amore che avvertivo dentro me. Adesso, tra i sentimenti contrastanti, c’era anche una nuova speranza mista a delusione che riguardava Dio.

 

Con l’adolescenza, ho iniziato ad avere le mie amicizie e fare le mie esperienze, ma mi ritrovavo divisa tra la chiesa e le cose del mondo che mi circondava, o più precisamente tra ciò che sapevo dispiacesse a Dio e ciò che invece piaceva a me, questo senso di inadeguatezza a volte mi schiacciava, altre volte lo ignoravo.

 

Crescendo, però, maturavano in me sentimenti contrastanti: rancore, rabbia, solitudine e un senso profondo di sconforto. Nessuno riusciva a capirmi, ma al contrario spesso venivo rimproverata per le mie reazioni aggressive, tutto ciò mi portava con tristezza a chiedermi che senso avesse vivere, e spesso desideravo metter fine alla mia vita.

 

All’inizio ho accennato che di Dio mi ha sempre affascinato il Suo amore per i peccatori, ma io tuttavia non mi riconoscevo tale; mi riconoscevo piuttosto come vittima degli eventi e mi giustificavo come potevo attribuendo alle altre persone o alle circostanze la causa dei miei peccati.

 

Realizzare l’Amore di Dio

 

Un giorno una credente della mia chiesa mi ha proposto di frequentare un campeggio evangelico spiegandomi che non avrei fatto nulla di diverso da ciò che facevo in chiesa.

 

Ho accettato, non so bene per quale motivo, conoscevo solo una ragazza della mia comunità che sarebbe rimasta solo per un paio di giorni. In quella settimana posso dire di essermi trovata in un luogo piacevole, ma mi sentivo fuori luogo, non riuscivo a cantare, pregare e rimanevo perplessa nell’osservare tutti quei giovani fare queste cose; mi ponevo tante domande e non riuscivo a credere come potessero credere alla bontà di Dio, lo stesso che aveva permesso tutte le mie spiacevoli esperienze.

 

Ricordo che durante una preghiera ho detto tra me: “Dio, se tu esisti, cancella i miei ricordi da oggi fino al momento in cui ho iniziato a sperimentare la sofferenza”. Non so spiegarvi bene cosa è successo in quegli istanti, so che il pastore che presiedeva la riunione ha detto: “Dio proprio oggi è in grado di cancellare tutto il tuo passato ma tu devi fare un passo verso di Lui e confessare tutto ciò che hai nel cuore”. E così, dopo quelle parole, mi sono ritrovata a piangere e pregare e a realizzare la presenza di Dio intorno a me e dentro me. Quella sera qualcosa nel mio cuore è cambiata: i sentimenti negativi erano spariti, l’odio, la rabbia, Dio li aveva sostituiti con qualcosa che non avevo mai realizzato pienamente: il Suo amore.

 

La mia Svolta

 

Così, tornando a casa, ho iniziato a vedere tutto con un’altra lente. Le situazioni non erano cambiate e Dio non aveva compiuto il miracolo a casa mia ma lo aveva fatto in me, purtroppo però non sono riuscita immediatamente a sperimentare un cambiamento radicale. Ci è voluto un anno intero per prendere una decisione stabile e definitiva da cui non sono più tornata indietro: Dio mi chiedeva di scegliere! Così ho scelto per Gesù e il cambiamento è avvenuto giorno dopo giorno: nel mio parlare, nel mio vestire, nel modo di comportarmi (soprattutto a scuola, con i miei compagni che sono stati testimoni oculari del cambiamento, e a casa dove il rapporto con i miei genitori era pessimo, mi sono impegnata giorno dopo giorno a recuperarlo). Ho trovato in Gesù la mia nuova speranza di vita e un nuovo desiderio: condividere con tutti la stessa speranza!

 

A 17 anni ho ricevuto il battesimo nello Spirito Santo e dopo un paio di mesi sono scesa nelle acque battesimali. Un paio di anni dopo ho scelto di consacrare a Dio un anno della mia vita frequentando così l’Istituto Biblico Italiano.

 

Da allora ho sperimentato laiuto e il soccorso di Dio in diverse circostanze. La situazione familiare non si è mai stabilizzata ma ho potuto sperimentare quanto sia stato fondamentale per me fondare la mia vita su Gesù, facendo di Lui il mio Amico e mio Padre Celeste.

Posso dire di aver trovato in Gesù tutto pienamente.

 

Ai giovani voglio dire che non ci sarà mai dolore troppo grande che Dio non possa consolare e neanche una ferita così profonda che Dio non possa risanare. Probabilmente le situazioni intorno a noi continueranno ad essere tragiche, ma affidando la nostra vita a Gesù sperimenteremo una pace che ci farà cantare come un famoso inno cristiano: qualunque la sorte ripeter potrò, o mio cuor calmo sta in Gesù”.

 

Anche se oggi non comprendi appieno l’agire di Dio, ricordati che tu sei una persona preziosa ai Suoi occhi e che la tua vita sarà uno strumento nelle Sue mani se lasci che Lui modelli la tua vita e cambi il tuo dolore in gioia.

Alessia Fundarò

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