Quali sono le false dottrine più pericolose fra i giovani evangelici di oggi? Ovviamente quelle di cui nessuno si accorge, perché se ne parla poco e quindi ne sottovalutiamo tutti le conseguenze!
Ci abbiamo riflettuto parecchio e, probabilmente, come Redazione di Svolta dedicheremo a ciascuna di esse un approfondimento specifico, ma vale la pena per adesso iniziare a vederle tutte insieme in un unico post.
Vogliamo sottolineare fortemente che “falsa dottrina” non significa necessariamente “eresia” nel senso di una dottrina che separa inevitabilmente dal popolo di Dio e fa perdere la salvezza eterna!
Come “eresie“, per fare degli esempi, intendiamo errori mortali come negare la divinità di Gesù o rifiutare che il sacrificio sulla croce di Gesù sia sufficiente a garantire il perdono dei peccati (come fa molta cristianità tradizionale in Italia).
No, in questo post, non parliamo di malattie così gravi da essere sicuramente mortali. Parliamo di malattie che inizialmente hanno un effetto minore e che sono compatibili con una certa vita cristiana in qualche misura sana, ma portano con sé il rischio potenziale di allontanarsi gradualmente dalla Parola di Dio e spianano la strada per problemi spirituali più grandi in futuro.
Vediamole rapidamente: le abbiamo ordinate dalla falsa dottrina meno diffusa alla più diffusa, senza fare valutazioni sulla “gravità” di ciascuna:
5) La malattia del calvinismo (o della predestinazione incondizionata):
ogni tanto torna di moda, è una tendenza ciclica all’interno del popolo evangelico. Si riconosce dall’affermare che Dio ha determinato incondizionatamente fin dall’eternità chi sono gli eletti a salvezza, a prescindere da qualsiasi futura risposta umana. Di norma, il calvinismo include anche la dottrina “una volta salvati sempre salvati”, cioè che non sia possibile per l’essere umano rifiutare e perdere il dono della salvezza una volta ricevuto. Ne abbiamo già parlato in questi post: questo e questo. e abbiamo raccontato alcune delle possibili conseguenze negative in questo post
Non è molto diffusa in Italia se non fra coloro che si alimentano regolarmente di video e libri di predicatori americani e inglesi. I calvinisti tendono ad avere un “culto” dei propri predicatori molto di più di quanto non facciano altre tendenze evangeliche, e il risultato è appunto che i loro predicatori decollano facilmente nella hit dei podcast più scaricati su internet.
Il calvinismo ha il pregio di esaltare e, in generale, insegnare abbastanza accuratamente la dottrina della grazia. Per questo molti ne sono attratti. Ma l’altra faccia della medaglia è decisamente più negativa. Abbiamo già trattato in questo articolo alcuni cattivi frutti sul lungo termine del calvinismo: qui.
4) Le maledizioni generazionali (o ekballismo, ma questo è un termine tecnico usato pochissimo!)
E’ arrivato recentemente in Italia dall’estero e detiene il record di essere la falsa dottrina più antica della storia perché… è vecchia quanto il paganesimo o l’animismo africano o sudamericano! è una spiritualità che vede un demone da scacciare o espellere per qualsiasi problema da risolvere (“ekballo” significa appunto espellere nella lingua greca alla base della Bibbia).
Addirittura per questa falsa dottrina ci può essere qualche demone da espellere dal tuo corpo, la tua anima o persino la tua casa (ebbene sì, per gli ekballisti persino gli oggetti della tua casa possono essere indemoniati: bambole, vasi, fermacarte… qualsiasi cosa) a causa di specifici peccati compiuti dai tuoi genitori o nonni o altri avi… questi peccati altrui avrebbero fatto entrare nella tua famiglia e nella tua vita l’influenza di spiriti maligni, da cui liberarsi con procedimenti specifici e accortezze particolari.
E’ ovvio che le possessioni demoniache esistono, così come le liberazioni, ma è fantascienza che un credente che si è veramente convertito debba porsi il problema delle maledizioni generate dai peccati dai propri avi o degli spiriti presenti nella casa o in posizioni specifiche del corpo. “Non c’è più nessuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù” (Romani 8:1). Come nel caso di Balaam con Israele nell’Antico Testamento, anche nel “Nuovo Patto” in cui siamo è impossibile per chiunque maledire chi è nato di nuovo e appartiene al Popolo di Dio (Num.22:12)
E’ terribile quanto questa falsa dottrina (oscura, tenebrosa, tragica) sia accompagnata in Italia da iniziative evangelistiche o di divertimento giovanile… è una follia. Se senti parlare di maledizioni generazionali, o di spiriti che hanno preso il controllo di oggetti della tua casa, chi è da espellere è la persona che te ne sta parlando dalla lista di coloro che consideri affidabili! Queste idee e queste dottrine non sono conformi all’insegnamento della Bibbia e non provengono da Dio (siamo stati abbastanza chiari, vero?).
3) Il rifiuto della necessità del Battesimo nello Spirito Santo con il segno delle lingue
E’ una falsa dottrina affermare che non sia necessario per il vero credente nato di nuovo ricercare il battesimo nello Spirito Santo con il segno delle lingue. E’ vero che si può essere nati di nuovo ed utili per l’opera di Dio senza essere ancora stati battezzati nello Spirito Santo, ma è anche vero che coloro che sono trovati in questa posizione sono esortati a credere e ricercare il battesimo nello Spirito Santo con il segno delle lingue.
2) Il fondamentalismo (quello di oggi)
Iniziamo a parlare adesso di una falsa dottrina MOLTO più sottile e difficile da intercettare quando uno non ne è consapevole. E’ la dottrina secondo la quale tutti i versetti della Bibbia hanno lo stesso livello di importanza ai fini della salvezza. Attenzione: Gesù dice davvero che ogni iota e apice della legge è importante, ma aggiunge che chi lo “dimentica” sarà chiamato minimo nel regno dei cieli (Matteo 5:19)… non che ne sarà espulso!
Ci sono credenti che, purtroppo, hanno fretta di negare la vera conversione altrui sulla base di argomenti a dir poco esagerati. Basta un errore nell’abbigliamento, un errore di concetto, un passo falso sulla dottrina e … SBAM, questi fratelli ti hanno già chiuso la porta del cielo e della chiesa.
Ti ricordi all’inizio di questo articolo? Abbiamo distinto fra falsa dottrina ed eresia. Ecco, questi fratelli fondamentalisti ritengono che tutto sia fondamentale e abbia lo stesso livello di importanza, la dottrina del velo come quella della salvezza, la dottrina della grande tribolazione così come se Gesù sia Dio… per loro è tutto sullo stesso livello di importanza. Sono come medici o infermieri che trattano allo stesso modo un cancro a livello terminale o un raffreddore, e sono pronti ad amputare un naso perché gocciola un po’…
Uno può anche rileggere così tutte le altre false dottrine elencate sopra… il fondamentalismo ti fa dire in fretta ed erroneamente che i calvinisti non siano fratelli in Cristo, che chi crede nelle maledizioni generazionali non è nato di nuovo, che non possiamo avere comunione fraterna con chi non è pentecostale…
Il fondamentalismo era un movimento sano circa un secolo fa: aveva lo scopo di ribadire che esistono delle dottrine fondamentali che uniscono tutti i veri cristiani e che non possono essere messe in discussione. Ma con il tempo il fondamentalismo è diventato una falsa dottrina perché ha fatto diventare TUTTI gli insegnamenti biblici come indispensabili per la salvezza e sullo stesso piano di importanza: gli apostoli stessi che hanno scritto il Nuovo Testamento invece erano tolleranti e concilianti su temi dottrinali secondari.
Paolo afferma per esempio: “Sia questo dunque il sentimento di quanti siamo maturi” (conoscere Cristo al primo posto) e “se in qualche cosa voi pensate altrimenti, Dio vi rivelerà anche quella.” (Filippesi 3:15). Qui l’apostolo Paolo è pronto non soltanto a riconoscere la salvezza, ma addirittura a chiamare “maturo” qualche credente consacrato che la vede diversamente da lui su un punto dottrinale…
Avevamo già parlato di questo tema anche nel post sull’ecumenismo.
1) L’antidenominazionalismo
Ed infine… rullo di tamburi… la falsa dottrina più diffusa fra i giovani in Italia é… quella opposta a quella precedente. E’ la mentalità secondo la quale ogni differenza denominazionale all’interno del popolo di Dio sia inutile e, anzi, dannosa. Che ogni distinzione dottrinale dovrebbe cadere.
Che le strutture create dalla Chiesa per organizzarsi e per somigliare il più possibile alla chiesa del Nuovo Testamento, in realtà, sono strutture umane che ostacolano automaticamente lo Spirito di Dio e l’unità del Corpo di Cristo. E’ la mentalità secondo la quale dovremmo essere tutti semplicemente “evangelici” o magari “cristiani”, ma non distinguerci fra di noi ulteriormente perché è sempre negativo.
E’ una visione ovviamente profondamente pessimista nei confronti della chiesa del passato e del presente, perché le distinzioni evangeliche fra Assemblee di Dio, battisti, assemblee dei Fratelli, riformati, apostolici, ecc. ecc. sono sempre esistite nella storia.
Sebbene questa visione teologica della chiesa abbia delle origini specifiche riconducibili al 1800 e sia osservabile anche alle origini del movimento pentecostale italiano, ai giorni nostri i giovani l’hanno adottata in una variante associata a un certo “orgoglio generazionale”: “siamo noi, i giovani, quelli che risolveranno il problema, abbatteremo le barriere, ripristineremo l’unità, o almeno a questo saremmo chiamati” (secondo loro).
Spesso sono i concerti musicali o altri eventi interdenominazionali (che in sé sarebbero leciti e utili) il pretesto per poi promuovere questa visione antidenominazionale. L’emozione, l’esperienza spirituale o una versione molto stringata e sintetica del messaggio biblico vanno a sostituire l’intero insegnamento della Parola di Dio dalla Genesi all’Apocalisse. Questa visione è l’opposto del fondamentalismo perché ritiene che ogni distinzione o approfondimento dottrinale sia inutile perché ci divide, tutto ciò che conta è sapere che Gesù ti ama ed è morto per te ed essere nato di nuovo.
Questa mentalità ignora o interpreta in modo distorto la struttura che emerge naturalmente se uno legge semplicemente il capitolo 15 del libro degli Atti degli Apostoli: le comunità locali non sono isole indipendenti le une dalle altre. Ed è giusto che si muovano di comune accordo e si aiutino a vicenda proteggendosi dall’esterno anche sul piano dottrinale (nel caso di Atti 15, il tema era la dottrina della salvezza dei popoli diversi da Israele, e le pratiche da adottare).
Ci sarebbe tanto altro da dire, soprattutto su quest’ultimo punto. Lo faremo nelle prossime puntate.
Ricordati: l’obiettivo non è sparare a vista appena ti sembra che qualcuno esprima una visione dottrinale diversa dalla tua (altrimenti cadresti automaticamente nell’errore del fondamentalismo), ma occorre rendersi conto che ciascuno di questi cinque punti corrisponde a una malattia spirituale, più o meno grave, come un raffreddore, che ti rallenta in una breve fase della tua vita o come un handicap, che ti limita per molti anni.
Occorre, quindi, fare attenzione e se hai timore di essere stato “contagiato” da una di queste malattie, magari è il caso che ne parli con il tuo pastore o il tuo responsabile dei giovani.
Anche in questa lista di libri che abbiamo elencato qui dovresti trovare qualcosa di utile, usala come una farmacia dove ordinare qualche medicinale adatto, se ne hai bisogno.