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Goblin Mode: Uscire dalla Tana

giovane sul divano

 

Durante il terzo anno della pandemia, nel bel mezzo il rischio di una Terza Guerra Mondiale, è scoppiato un nuovo trend, un misterioso presagio di un’era a venire: molti giovani stanno andando in “modalità goblin”.

 

Il termine “Goblin Mode” è apparso per la prima volta nel 2009, ma quest’anno ha segnato il massimo della popolarità. In questi giorni è stata addirittura eletta “parola dell’anno” dal dizionario Oxford.

 

Il termine “Goblin Mode” indica un comportamento in cui la sciatteria è elevata all’ennesima potenza. Passare la giornata a letto a guardare le proprie serie preferite mentre si scorre all’infinito sui social media, magari mentre ci si versa in bocca le ultime briciole di un sacchetto di patatine che si spargono sulle lenzuola, mentre la propria stanza è nel disordine totale, come la tana dei mostriciattoli verde a cui si riferisce. Se si esce di casa lo si fa spesso in pigiama e ciabatte magari per prendere qualche altra schifezza da trangugiare al negozietto sotto casa.

 

Se prima tutto ciò era relegato al segreto della propria intimità domestica, ora viene esibito senza vergogna su ogni social, diventando anche spunto per infiniti meme.

 

Uno status “quasi spirituale”

 

Eppure la “goblin mode” non sembra essere una semplice voglia di comfort e rilassatezza.

 

“La modalità Goblin è un po’ l’opposto del tentativo di migliorarsi”, ha detto una ragazza intervistata sul tema “Penso che sia il tipo di energia che abbiamo dato nel 2022: tutti sono selvaggi e folli in questo momento”.

 

Mentre gli strascichi della pandemia continuano e il caos degli eventi attuali si aggrava, le persone si sentono sempre più disilluse e meno inclini ad impegnarsi, lasciando spazio a sciatteria e apatia.

 

Su TikTok, in un video da 325.000 visualizzazioni un giovane spiega come funziona: “Amo aggrapparmi a malapena alla mia sanità mentale e fare scelte terribilmente egoistiche e partecipare ad abitudini e meccanismi di coping[1] malsani”.

 

Diversi su twitter definiscono la #goblinmode come un “abbraccio a livello quasi spirituale delle nostre tendenze più degradate”[2]. Questo trend sembra essere anche una reazione uguale e contraria alla perfezione artificiale ostentata dagli influencer su Instagram e TikTok.

 

Uscire dalla tana

 

Ovviamente non possiamo sorprenderci se sempre più giovani si abbandonano all’apatia, all’egoismo e alla mancanza di speranza.

 

La situazione che viviamo sicuramente non ispira alcuna fiducia nel futuro, ed è comprensibile volersi chiudere in una tana (anche trasandata) in cui lasciarsi andare. Magari è successo anche a te!

 

Noi vogliamo presentarti un messaggio di speranza in un mondo fatto di precarietà.

 

Sappiamo che, anche se si entra in modalità goblin per aver passato un dolore, si può crescere nonostante tutto.

 

La solitudine che spesso è associata a tutto questo, si può combattere e sconfiggere.

 

Anche se il perfezionismo e il confronto con gli altri demoliscono la tua autostima la puoi ricostruire.

 

Se, come spesso accade, la modalità goblin è legata al consumo e alla dipendenza dal porno, devi conoscerne i rischi.

 

Con Gesù la tua vita può cambiare profondamente, facendoti anche uscire dalla tana in cui ti sei rinchiuso. Se vuoi puoi leggere le nostre storie per scoprire cosa Dio può fare per te!

 

Se un credente va in “modalità goblin”

 

Certo, non c’è nulla di male a concedersi momenti di relax ma, come abbiamo visto, l’estrema sciattezza della “Goblin Mode” può nascondere un disagio più profondo.

 

Magari abbiamo bisogno di riscoprire quell’entusiamo che soltanto Cristo sa mettere in noi.

 

Possiamo avere una vita spirituale in modalità goblin? Sì, nonostante all’apparenza possiamo sembrare dei credenti sicuri e tranquilli, se la nostra vita spirituale è disordinata le conseguenze possono essere disastrose.

 

Spesso dobbiamo imparare a gestire le delusioni e i fallimenti che bloccano la nostra vita cristiana, o prendere in mano la gestione del nostro tempo e rivalutare l’importanza della preghiera.

 

Se vogliamo fare una pausa, magari rendiamola utile leggendo un bel libro che può aiutarci invece che finire per fare binge-watching o mangiare in modo sregolato.

 

La Bibbia ci ricorda l’importanza della disciplina e dell’impegno che dobbiamo dedicare al nostro corpo e al nostro spirito. In questo modo sarà difficile finire a fare i “goblin” circondati dal proprio disordine fisico e mentale. Ne va anche della nostra testimonianza.

 

Io quindi corro, ma non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l’aria; anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia squalificato.

I Corinzi 9:26, 27

 

Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla fede vostra la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza l’autocontrollo, all’autocontrollo la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l’affetto fraterno e all’affetto fraterno l’amore. Perché, se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo. Poiché colui nel quale queste cose non si trovano è cieco e miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dei suoi vecchi peccati. Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a rendere sicura la vostra vocazione ed elezione perché, facendo queste cose, non inciamperete mai.

II Pietro 1:5-10

Andrea Botturi

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[1] Si tratta di strategie di adattamento che indicano l’insieme dei meccanismi psicologici messi in atto da un individuo per fronteggiare problemi emotivi ed interpersonali, allo scopo di gestire, ridurre o tollerare lo stress ed il conflitto.

[2] Le testimonianze personali sono tratte dall’articolo “Slobbing out and giving up: why are so many people going ‘goblin mode’?” del quotidiano The Guardian

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